Oggi sono stato a Bologna all’assemblea annuale dell’associazione (uno spinoff di Oplepo, a sua volta la versione italiana di Oulipo… in questi casi mi sembra tanto di vedere i partitucoli di estrema sinistra).
Ad ogni modo, l’assemblea è stata fatta direttamente davanti a un ristorante (la Drogheria della Rosa) davanti alla facoltà di lingue e letterature straniere, dove il Vicepresidente Ruggero Campagnoli insegna. Non c’è stata soluzione di continuità con il pranzo :-)
Il punto più divertente è stato sicuramente il momento – a metà del pranzo – in cui si discuteva di come usare la Bibbia per generare a caso delle frasi. Per fare le cose bene, serviva una Bibbia, che come si può immaginare non ci eravamo portati dietro: così Ruggero chiede a un suo povero dottorando che passava di là e che è stato costretto a entrare (senza risultato) in facoltà alla caccia del testo sacro, e al padrone della trattoria. Questi arriva dopo qualche minuto con un libro, dicendo “Beh, questa è una Bibbia”. Sì. Era una Bibbia. In swahili.
Ultimo aggiornamento: 2005-06-22 20:13
non conoscevo questa associazione. suona molto interessante, almeno per i miei interessi: vedrò di entrarci in contatto attraverso il sito. soprattutto per parlare di questa mia idea: http://groups.google.it/group/it.fan.culo/msg/79c7a720a93a9712?hl=it.
a proposito delle “strutture” letterarie generate da regole, vorrei ricordare che giovedì scorso, 23 giugno, era il 30° anniversario del 23 giugno 1975, giorno in cui si svolge “La vita, istruzioni per l’uso” di Perec; giorno in cui muore il protagonista Bartlebooth; giorno in cui Perec incontra la donna della sua vita, Catherine Binet (e quando lei gli chiede perché avesse fatto morire il suo protagonista in quel giorno, lui rispose “quel giorno è morto l’uomo vecchio”).