Sul suo editoriale odierno sulla prima pagina di Repubblica, Scalfari si lamenta che in Vaticano «si amministra la religione da parte di un gerontocomio nel quale i settantenni sono considerati giovani e i sessantenni poco più che ragazzi.». Scalfari, lo dice.
Ultimo aggiornamento: 2005-04-17 18:50
Non mi pare sia più il direttore di Repubblica, poiché, a una certa età, ha lasciato l’incarico; vero comunque che Scalfari, per suo stesso pensiero, non ha mai voluto professare troppa coerenza.
Ma dici che le spinte al rinnovamento debbano essere fatte solamente dai giovani? Pure il teenager Ciampi invoca costantemente la spinta dei giovani, ma non vedo di cui stupirsi.
Ne resterà soltanto uno
Ladies & genitals, domani si parte!
Ebbene sì, mi rifersico al conclave, l’evento più importante dell’anno (sempre che non cada il Governo), che vedrà protagonisti ben 115 cardinali (due, porelli, non potevano venire perchè ammalati).
Si co…
No, l’Eugenio non è più il direttore di Repubblica, tanto che in cima alla testata c’è scritto “Fondatore Eugenio Scalfari”, manco fosse già morto.
D’altra parte puoi essere certo che tutte le volte che ha voglia di scrivere qualcosa gli viene piazzato in prima pagina come editoriale, quindi all’atto pratico continua a fare quello che vuole… magari l’ha messo ocme codicillo nella lettera di dimissioni.
Le spinte al rinnovamento? Le può fare chiunque, indipendentemente dall’età anagrafica. Rimanendo al conclave, Giovanni XXIII non era esattamente un giovinetto (ed era anche un conservatore niente male…)
Il ‘non mi pare’ era retorico. Nell’editoriale che annunciava l’abbandono del ruolo del direttore, diceva pure che avrebbe continuato a scrivere gli editoriali domenicali.