pubblicità in absentia

Ho notato dei nuovi cartelloni pubblicitari con una foto che ho già dimenticato e un nome di sito che sulle prime mi sembrava un errore grammaticale: dontouchmy.com. Poi mi sono ricordato della pubblicità della Breil, “Don’t touch my Breil”. In effetti nel poster c’è anche indicato in basso a destra breil.com.
Però sono rimasto stupito dell’idea di avere un nome di sito senza la marca del prodotto pubblicizzato…

Ultimo aggiornamento: 2005-04-13 10:58

Un pensiero su “pubblicità in absentia

  1. Piotr

    C’e’ un precedente ancora più notevole, te lo ricordi? Più notevole perchè era addirittura uno spot televisivo: la cosiddetta “pubblicità telepatica” di Beppe Grillo per la Yomo. Dopo una serie intensa di spot in cui si associava definitivamente il binomio Grillo/Yomo, un bel giorno comparì sugli schermi di casa uno spot dove c’era solo un primissimo piano di Grillo che guarda fisso e intensamente in camera. Prima o forse in sovraimpressione c’era la scritta “pubblicità telepatica”, e dopo una decina di secondi di sguardo intenso, Grillo concludeva lo spot dichiarando: “E adesso andate a comprate qualcos’altro, se ci riuscite”. Fine dello spot.
    Visto che me lo ricordo a distanza di decenni, credo che, almeno con me, i pubblicitari abbiano ampiamente vinto quel round.

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