Domenica sera abbiamo controllato la buca delle lettere. Ce ne dimentichiamo spesso, ma in fin dei conti eravamo arrivati sabato notte, e quindi non è che fosse successo chissà cosa ad aspettare un giorno. Tra i pacchi di pubblicità mi sono trovato una busta verdolina “Posteitaliane” con il mio indirizzo scritto a mano. Apro la busta e trovo un foglietto verdolino simile a quelli che mi imbucano sempre quando ricevo una raccomandata, e che era in effetti un avviso di raccomandata giacente: non però una raccomandata semplice, bensì degli Atti Giudiziari.
Devo dare atto alle Poste che stanno cercando di proteggere la privacy della gente, soprattutto nel caso in cui sia il portiere a ricevere la posta per il palazzo… almeno fino a che il portiere non riceverà lui stesso uno di questi avvisi e saprà così riconoscerlo al volo. Ad ogni modo la cosa più preoccupante era legata alla località di provenienza della raccomandata: Lamezia Terme. Non ci vuole poi molto a temere uno scambio di persona e ritrovarsi così in un’inchiesta anti ‘ndrangheta…
Ieri verso mezzogiorno, approfittando del fatto che ero in ferie, io e Anna siamo andati all’ufficio postale e abbiamo ritirato la simpatica busta, sempre dello stesso verdolino. La apro, e scopro che il catasto di Torino mi avvisa (automaticamente) che un certo immobile al mio vecchio indirizzo torinese è mio per un sesto, e che ho sessanta giorni di tempo per presentare ricorso. Non ci sono bollettini di pagamento allegati. Provo a sentire mia madre, che prima di Natale si era lamentata perché aveva ricevuto una botta di ICI arretrata da pagare per un’appartamentino che teniamo in affitto, e mi dice che ha ricevuto pure lei la lettera, ma non sa cosa sia.
Intanto, prendendo la posta mentre tornavamo a casa – ve l’ho detto che non guardiamo mai! – trovo un’altra busta verdolina più un avviso di raccomandata standard che arriva da Milano. Vabbè, mi dico, tanto il mio ufficio postale è aperto fino alle 19, nel pomeriggio tornerò a prendere anche questa roba. Scopro così che l’avviso normale era semplicemente un memento per l’altro (buono a sapersi, quindi butterò via il secondo che mi arriverà oggi o domani) e che il secondo Atto Giudiziario era quasi identico al primo, se non per il numero di catasto e la dimensione dell’immobile. Alla fine ho capito – spero – l’arcano. Possediamo due posti auto che erano stati male accatastati, tanto che noi abbiamo sempre pagato per un altro box; quest’autunno finalmente era stata fatta la correzione (e adesso dobbiamo ripagare il notaio per rifare l’atto…) e quindi lo Stato ci comunica la cosa. L’unico problema sarà ora capire cosa dobbiamo fare per spiegare che ci abbiamo comunque pagato le tasse sopra…
Ultimo aggiornamento: 2005-01-04 15:56
A me è successa la stessa cosa.
Due lettere, una un AG, l’altra un reminder. Ove c’e’ scritto che possiedo un immobile, e che è stata fatta la correzione al catasto (c’erano arretrati da correggere. infatti, dal 1989!)
Incredibile! Quindi presumo stia accadendo a più persone. Ai catasti stanno facendo tutte adesso le correzioni? Mi preoccupa un po’. Il governo cerca soldi (da anni ormai) a tutto spiano. Credo che sia il preludio per qualche mini-stangata di non so che tipo.
E comunque anche a me sono arrivati arretrati di ICI per centinaia di euro.
Prevedo guai.
Succede sempre: arriva prima l’atto, poi l’avviso che c’è un atto. A volte li depositano presso la Casa comunale (il municipio) e devi andarteli a prendere: sia la raccomandata che l’atto.
Poi dicono che la burocrazia è stata snellita: per la giustizia, ovviamente, no (in attesa delle prescrizioni…).
Per l’Ici pagata e non dovuto dovresti andare all’Ufficio tributi del tuo Comune. In teoria…