Anna ancora a suo tempo definì che io avrei dovuto indossare solamente calzini blu e lunghi. Esistono vincoli peggiori nella mia vita, quindi ho acconsentito… e poi qualche volta riesco a contrabbandare nero e antracite come colori validi.
A questo punto sta però sorgendo un problema. Non tutti i calzini sono uguali, anche se blu e lunghi: quindi devo stare attento quando li rimetto nell’armadio ad accoppiarli correttamente. Sono convintissimo di farlo: peccato che in questo momento, dopo l’ultima lavatrice, scopro di avere ben sei calzini spaiati. La spiegazione più immediata, che i dispersi siano rimasti nella cesta della biancheria, non è valida; le differenze tra i calzini sono poi piuttosto visibili, e quindi è anche improbabile che abbia messo assieme tutti quei calzini diversi. Insomma, abbiamo una prova empirica del darwinismo?
Ultimo aggiornamento: 2005-01-03 17:30
ma davvero non sai del mostro mangiacalzini che vive nella lavatrice?
l’ipotesi dell’evoluzionismo dei calzini è affascinante :-) anche se non aiuta più di tanto a risolvere il problema :-(
io ho trovato tempo fa dei “cosi” in gomma in cui incastrare i calzini quando li sfilo per metterli nella cesta del bucato: vanno in lavatrice e sono utili anche per stenderli. volendo puoi lasciarli appaiati finché non dovrai indossarli.
so che li hanno da high-tech (piazza xxv aprile) ma saranno cari come il sangue, leggermente differenti e senz’altro più economici questi: http://www.dmail.it/prodotto.php?cod=109170-629 (online o in via san paolo, sempre a milano)
…e perché non fare come faccio io, semplicemente annodandoli tra loro all’altezza dell’elastico prima di infilarli sporchi in lavatrice? in questo modo ottieni il doppio effetto di preservare sia l’elastico (che non subisce soverchi sbrindellamenti centrifughi) sia la parità. Inoltre, io che sono pigro, provvedo a disannodarli solo dopo la loro completa asciugatura, ed a riaccoppiarli lemme lemme…