Che bello. Per compilare delle librerie per il nostro progetto, la fida vecchia versione 2.95.3 del gcc non basta, ci vuole la 3.x.
Bene, vado a prenderla e compilarla. Due palle. Sia l’ultima 3.4 che l’ultima 3.3 non si compilano su questa macchina trustix: va in segmentation fault nientepopodimeno che as (e mandare un assembler in fault non è malaccio, se uno ci pensa su). Va bene, possiamo prendere l’rpm e via, no? Sbag-lia-to. A questo punto inizia il gioco delle dipendenze, e la cosa peggiore è che non riesco a trovare nemmeno le tre distinte libc.so.6 che sono indicate come dipendenze necessarie. Viene quasi voglia di usare windows.
Ultimo aggiornamento: 2004-11-24 17:53
Ah.. gli informatici…
In questo post parli quasi un politichese stile prima repubblica..
:-)
ah, ma c’è un’incomprensione di base. La categoria “informatica” per definizione contiene cose incomprensibili a chi non si sia del campo… ecco perché sta in una categoria di suo.
non conviene mai basarsi su rpm che il distributore non fornisce direttamente. uso redhat e se serve qualcosa che non sia già pacchettizzato da rh stessa – sopratutto libc, glibc e amichetti compilatori vari – tendo a non metterlo…
il problema è che probabilmente bisognerebbe fare l’aggiornamento di tutta la macchina.
Alla fine sono riuscito a compilare le binutils, con una versione aggiornata dell’assembler, e compilare gcc 3.4.3 usando quell’assembler. Tutto è bene ciò che finisce bene.
Forse se usassi FreeBSD non avresti problemi con le dipendenze :)
Ehi, si scherza, posa il pinguino…
Però hai ragione, spesso Linux fa girare gli ammennicoli. Tanto per fare un esempio: sul mio portatile per poter fare in modo che funzionasse hotplug e cardmgr ho dovuto installare e ricompilare il kernel 2.6.9. Poi, a dire il vero, va che è una meraviglia. Ma una meraviglia sudata :-)
Uno slackwarista.