La figura di Alan Turing direi faccia più parte della leggenda che della storia: la macchina di Turing, il test di Turing, il suo lavoro di decifrazione dell’Enigma tedesco… Questa sua biografia (Andrew Hodges, Storia di un enigma, Bollati Boringhieri “Gli Archi” 2003 [1983], p. 762, 35, ISBN 88-339-1501-8, trad. David Mezzacapa) dovrebbe presentare il vero volto del logico e scienziato, ma secondo me Hodges ha esagerato, volendo portare a tutti i costi il tema dell’omosessualità di Turing anche quando francamente non si vede l’importanza. Può darsi che nel 1983, quando l’edizione originale inglese apparve, ci fosse più bisogno di una legittimazione formale; ma l’edizione italiana che appare vent’anni dopo sembra così irrimediabilmente datata, magari non per l’accettazione ma almeno per il riconoscimento dell’esistenza del mondo gay e dei suoi diritti. Paradossalmente per un non britannico risulta più interessante la descrizione del sistema delle public school, che permette anche di comprendere meglio i libri di Harry Potter. L’ultima parte del libro risulta poi tantalizzante per la descrizione degli ultimi lavori biologici di Turing, ma Hodges taglia incomprensibilmente il suo ultimo anno di vita e ci lascia all’oscuro. Visto anche il prezzo non proprio popolare, mi sarei aspettato di più.
Ultimo aggiornamento: 2004-09-15 10:45
risulta poi tantalizzante ???
Ehm … voce del verbo ??? – mi sfugge proprio il periodo.
Grazie della correzione, Mau. !
Renzo
99 anni e 365 giorni
Domani è il centesimo anniversario della nascita di Alan Turing