Fahrenheit 9/11 (film)

È un film biecamente di parte, e lo si vede in certe scelte fatte, che non si possono esattamente definire oggettive. Non credo che potrà far cambiare idea anche solo a una persona su cosa è successo. Ma che importa? Ritengo che sia comunque necessario che la gente abbia la possibilità di conoscere le cose, a differenza di quanto cercano in genere di fare i media. E forse Michael Moore ha persino mancato, quando ad esempio non ha provato a chiedersi e chiederci “ma dove è stato Giorgino Doppiavù nelle ore seguenti la notizia dell’attentato alle Torri Gemelle”? (vorrei saperlo anche io)
I due tempi in cui il film è diviso sono molto differenti tra loro: nella prima parte rimane molto più sul comico – strabilianti le immagini delle espressioni del Giorgino nei minuti immediatamente successivi all’attacco – e ci fa pensare che la nostra repubblichetta delle banane non è poi un caso così isolato. Il secondo tempo è molto più crudo (ma non è così la guerra in Iraq?).
Trovo ottima la scelta di avere solo tradotto la voce narrante, e sottotitolati tutti i vari interventi, che erano tra l’altro pronunciati in modo comprensibilissimo. Un’altra possibilità per noi di capire un po’ di più gli americani.

Ultimo aggiornamento: 2004-09-05 18:00

Un pensiero su “Fahrenheit 9/11 (film)

  1. Ugo

    Sono daccordo con .mau.: nella prima parte ci sono scene veramente comiche. Io però sono stato colpito da come viene presentato l’inizio della guerra contro Saddam: immagini di bambini “felici” che giocano ai giardini mentre i cattivoni stanno per lanciare le bombe…

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