Effetti letterecci

Sto consultando il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Milano per le mie solite manfrine condominiali, e mi sono imbattuto in termini oserei dire desueti.
A parte la scomparsa degli articoli 1 e 2, vorrei far notare tra l’altro:
– il titolo del Capo V: “Circolazione vetture tranviarie, omnibus e autobus”
– il “REGOLAMENTO DELLE ATTIVITA’ INERENTI ALL’ESERCIZIO DEL MESTIERE DI CENCIAIUOLO AMBULANTE, STRACCIVENDOLO ED AFFINI secondo l’Ordinanza podestarile 21.12.1940 atti n° 219811/1994 P.G.
– infine, che “Nell’aggregato urbano non si possono esporre alla vista del pubblico da finestre, balconi e terrazze, abiti, biancheria, effetti letterecci e simili.”
Un “effetto lettereccio” è qualcosa che muove parti del mio corpo di cui è meglio tacere.

Ultimo aggiornamento: 2004-08-31 16:05

5 pensieri su “Effetti letterecci

  1. Iaia

    Oltre ad avere anche sul mio intestino i medesimi effetti mi ingenera vieppiù curiosità sul significato della locuzione… Potete voi illuminarmi al riguardo ?

  2. .mau.

    Io ero convinto fossero i materassi, ma il De Mauro mi corregge: “spec. nel linguaggio burocratico, relativo al letto: effetti letterecci, biancheria da letto”. Scrivere “lenzuola” avrebbe potuto forse provocare un’emozione di natura sessuale all’estensore del regolamento?

  3. DElyMyth

    Grazie della traduzione, pure io mi chiedevo cosa fosse un “effetto lettereccio”…
    Comunque in generale mi pare che quel testo sia un tantinello arcaico, o e’ una mia impressione?

  4. Luciano

    ah beh, io nel 1989 viaggiando in treno in Italia trovai già scritto “Effetti letterecci” sopra le mie lenzuola gentilmente offerte da FFSS! Me lo ricordo appunto perche’ il termine avceva effetti molto grotteschi :-)

  5. dario

    Il mestiere del cenciauiolo è molto più diffuso di quanto non si creda: la licenza è necessaria per poter ottenere un posto nei vari mercati delle pulci, ad esempio quello della domenica mattina a San Donato.

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