Ieri pomeriggio abbiamo sentito distintamente il nostro open space tremare per almeno quindici secondi, che sono davvero tanti. Il nostro pensiero è subito andato a un terremoto: ma non avendo trovato notizia alcuna, e sperando di non essere tutti preda di allucnazioni, siamo passati al Piano B.
Qui a Rozzano continuano a costruire palazzoni nella zona del nostro ufficio, incuranti delle falde freatiche che fanno sembrare gli scavi delle risaie, e dei blocchi di cemento che trovano nel terreno manco avessero approntato una serie di rifugi antiatomici. In questi giorni si direbbe che stiano buttando i piloni delle fondamenta con un sistema stile maglio: può darsi che generino delle scosse nel terreno perfettamente percepibili a cento metri di distanza. Basta che la torre Telecom non ci caschi addosso.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-20 12:01