MMS, DDT, premi

Premetto che la scelta di parlare di sciocchezzuole dai quotidiani gratuiti di oggi è voluta.
Iniziando da Metro, ho scoperto che in futuro la ricevuta di pagamento delle tasse potrà arrivare sul telefonino via MMS. Qui in Lombardia questa “nuova frontiera” è già attiva. Va bene che più MMS spediscono più Tim è contenta, ma non è che mi sembra una grande idea. Cosa te ne fai dell’MMS, poi? lo salvi sul tuo PC? e allora perché non ti mandano direttamente il file PDF con firma elettronica al tuo indirizzo di posta elettronica? Misteri.
Però City è stato indubbiamente più interessante, e ha contribuito a svegliarmi questa mattina. A parte avere scoperto il Bunnysutra, Swatch con due coniglietti in varie posizioni sessuali; oltre ad avere imparato che il DDT non era stato messo al bando trent’anni fa ma solo oggi (eccetto in Africa, dove hanno stabilito che le zanzare sono più pericolosi che il DDT e quindi hanno ottenuto una deroga); la mia percezione del mondo è completamente cambiata dopo la lettura della sensazionale scoperta di un gruppo di ricercatori della Emory University di Atlanta, Coca-Cola Georgia.
Questi hanno scoperto che se ottieni un premio dopo avere lavorato duramente ti senti più gratificato che se lo ottieni qualunque cosa tu abbia fatto. Il tutto con esperimenti con un videogioco: dovevi premere un pulsante quando vedevi apparire un triangolo (“il triangolo no, non l’avevo considerato”); il primo gruppo avrebbe avuto dei soldi solo se si fosse impegnato, il secondo in ogni caso.
Credo che tutti voi siate d’accordo che c’è comunque una soddisfazione nell’aver fatto bene un lavoro, ma da qui a dire che chi vince alla lotteria non è felice perché non ha fatto fatica mi pare che il salto sia piuttosto grande, no? Eppure questi ricercatori ne sono convinti, forse per la gioia di sapere che il loro duro lavoro porterà loro tanti altri bei fondi…

Ultimo aggiornamento: 2004-05-17 16:58