Giovedì scorso, mentre ero a Torino, pioveva e passavo su corso Principe Oddone in bus, ho notato che i pannelli messi dalle ferrovie per i lavori sul passante erano non solo ampiamente colorati, ma anche “spiegati”. Insomma, i disegni sui muri avevano delle didascalie che spiegavano quali sono i termini tecnici dei vari pezzi del disegno. Il tutto secondo un progetto, che si chiama appunto Murarte, che offre una serie di muri a disposizione di chi vuole dipingerci sopra.
A me sembra che il risultato – inteso come superfici colorate – sia ottimo. Da buon piccoloborghese, quello che non mi piace generalmente delle scritte sui muri è infatti il loro volere essere contro, e le vedo un po’ come il buttare le cartacce per terra: menefreghismo puro. Arrivo poi al parossismo: non sopporto le scritte sopra le scritte, perché rovinano comunque la scritta sottostante. Però ci sono tantissimi posti dove un po’ di colore migliora sicuramente l’estetica, e dove pertanto disegnare sui muri è solo un vantaggio. Organizzare le cose per sfruttare l’inventiva di chi è bravo a fare queste cose è una Bella Cosa.
Ultimo aggiornamento: 2004-05-07 11:57
A proposito di scritte (e messaggi), un po’ di tempo fa trovai su un blog il seguente sito:
http://www.siberart.com/untitled%20pages/untitled_home.html
Il mondo metropolitano depurato dal continuo bombardamento di scritte che cercano di raggiungere il nostro cervello sembra essere molto piu’ tranquillo. Spettrale aggiungerei.
Oggigiorno, ovunque vai c’e’ sempre qualche scritta che tenta di insinuarsi nella tua mente “vivere” accaparrandosi i tuoi neuroni. Le scritte “contro” dei murales in questo senso sono una violenza, pari alla pubblicita’ (anche quella dei cartelloni e degli spot televisivi regolamentati e’ una violenza).