È morto ieri. Non so quanto la notizia sia passata sui giornali, io l’ho scoperto grazie all’ottimo Stefano Bartezzaghi. Ma in fin dei conti alla gente non importa nulla di un ottantaduenne che per lavoro creava giochi. Giochi da tavolo, non videogames. La differenza è enorme, e non tanto per uno stupido amore per il passato: ma molto più banalmente perché davanti a un tavolo si sta insieme, col videogame si è da soli.
Ultimo aggiornamento: 2004-04-29 11:09
Sigh.
(Bella la frase sul mazzo di carte riportata da Bartezzaghi. Bella davvero.)