buon senso unico

Preceduta da una chiamata trovata venerdì sera in segreteria, ieri mattina siamo stati arpionati dalla nostra vicina di casa, che probabilmente ha deciso che doveva trovare degli alleati e al momento non ci ha ancora troppo nella sua lista nera. Si è lamentata per lo stato dei balconi pieni di ciarpame – lodando però le piante amorevolmente messe nel nostro terrazzo da Anna – dicendo che il regolamento vieta di avere materiale nel prospetto (che le ho fatto notare è quello che dà sulla via, non all’interno) Ha tuonato contro l’amministratore che ha messo di sua iniziativa la bacheca in quell’androne già così triste – in effetti è tristanzuolo, ma la bacheca non si vede nemmeno quando uno entra… Abbiamo provato a spiegarle in tutte le salse che la maggioranza assoluta del condominio era d’accordo, e l’amministratore non l’ha semplicemente scritto nel verbale, ma sembra che la signora soffra di una sordità selettiva. Infine ha avuto il coraggio di lamentarsi delle macchine parcheggiate in cortile, al che le abbiamo fatto notare che “certe” auto sono state tutta la notte, ma di nuovo la sordità selettiva si è presentata.
Per finire, ha espresso il desiderio che questo palazzo resti una bombonierina (agh), e che basterebbe un po’ di solidarietà e di buon senso. Certo, con la definizione di buon senso “quello che vuole lei”.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-25 19:19

Un pensiero su “buon senso unico

  1. M/

    La prossima volta che ti aggancia trova un sistema per chiederle il codice fiscale, infatti non si può chiedere l’età a una signora (almeno senza richiare qualche ombrellata).
    Così avrai un’idea più precisa della situazione in termini di arteriosclerosi, inoltre puoi sempre farle gli auguri ogni compleanno.

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