Ieri ho girato un po’ in bicicletta per Torino, vista la bella giornata e la mia necessità di andare un po’ in giro per commissioni. Il solito sport di questi ultimo due anni, vale a dire scoprire dove sono i nuovi buchi con relativi percorsi alternativi, è andato abbastanza bene: non ho verificato se in piazza Rivoli hanno già iniziato i lavori per il sottopasso, ma in compenso mi sono visto la versione aprile 2004 di Corso Mediterraneo e porta Susa. Inoltre mi sono appassionato alla sistemazione della pista ciclabile di via Bertola: meglio, avevo deciso di fare la roulette russa – percorrerla cioè in senso contrario alla marcia – bloccandomi per i lavori. È piacevole vedere che la stanno sopraelevando rispetto alla strada, ma temo che ci sarà l’effetto marciapiedone: nel pezzetto funzionante, i pedoni stavano già allargandosi.
Ho anche visto l’esterno di Atrium, di cui gli autoctoni sparlavano da qualche mese. Giudizio? Beh, la struttura non è brutta, e forse non stonerebbe neppure con il barocco torinese: io apprezzo abbastanza le contaminazioni. Però messo là rimane come in una camicia di forza: la piazza è grande ma non enorme, e la struttura sembra davvero incassata a forza in uno spazio minimale. Sarebbe stato meglio farlo ad esempio in piazza Vittorio, togliendo il parcheggio e spostando i tram ai lati. Sì, sono iconoclasta.
Ultimo aggiornamento: 2004-04-22 12:39
A me Atrium proprio non piace, né dentro, né fuori. ADORAVO Piazza Solferino, prima. Ora la trovo inguardabile.