soldi incollati alle mani

Io sono iscritto al fondo pensionistico integrativo del mio settore di lavoro. Non che creda che mi arriveranno chissà quanti soldi: dal punto di vista dei fondi sono un lavoratore “vecchio”, quindi solo una piccola parte del mio TFR viene messo nel fondo. Ma almeno due euri in più l’azienda li deve mettere, meglio che nulla.
Il guaio è che nel passaggio da Tilab a Saritel avevo cambiato contratto, da quello delle telecomunicazioni (fondo Telemaco) a quello dei… grafici editoriali! (fondo Byblos). In questo caso la legge non permette che i soldi vengano trasferiti, e quindi dovevano restituirmi quanto versato, almeno in teoria. A gennaio 2003, dopo mia telefonata al riguardo, mi assicurano che mi avrebbero pagato. La lettera relativa mi arriva a luglio, dicendo che il 30 maggio mi avevano versato i soldi nel mio conto corrente. Peccato che quel conto l’avevo chiuso giusto qualche giorno prima. Lasciato passare agosto, a inizio settembre ricontatto il fondo, mi dicono “sì, è vero, ci è tornato indietro il bonifico”, e mi chiedono le nuove coordinate bancarie, che mi sono premunito di inviare per fax.
Io sono un pigro, e non ho fatto nulla per un po’. Adesso però mi sono scocciato e ho telefonato a sapere cosa è successo. Dopo un’attesa nella quale, se non ci fosse stato il loop della musichetta ma Vivaldi fosse continuato, avremmo sicuramente finito la Primavera e saremmo a buon punto dell’Estate, l’impiegata del call center (gentilissima, tra l’altro) si fa ridare tutti i dati scritti nel fax, e nel pomeriggio mi richiama dicendo che il bonifico era stato emesso con valuta odierna, e quindi l’avrei potuto vedere nel conto tra qualche giorno.
Morale della storia, oltre a stare sempre molto attenti ai propri soldi? Non usate il fax. Meglio il sano e vecchio telefono dove un minimo di feedback comunque c’e, o in seconda battuta una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Ultimo aggiornamento: 2004-04-13 16:39