hockey su ghiaccio

Sabato, sfruttando il fatto che l’azienda di Loris è lo sponsor della squadra di hockey su ghiaccio dei Vipers Milano, sono andato a vedere gara3 di semifinale di campionato, contro il Cortina.
Note preliminari: io non vado di solito negli stadi e palazzetti. Non sono mai stato a vedere una partita di pallone, e mi ricordo di un paio di partite di pallacanestro – non era ancra basket! – mentre ero alle medie e la gloriosa squadra di Torino era sponsorizzata dalla Chinamartini. Anche di hockey ne so poco o punto: insomma, le mie sensazioni saranno molto naïf.
Al palazzetto c’era mezza C.U.: oltre a Loris, ho visto Liana e Roberto tra la sala regia (le partite vengono trasmesse in streaming) e gradinate. La definizione dei posti era piuttosto strana: noi avevamo un biglietto omaggio in tribuna gialla, e dovevamo necessariamente stare lì, anche se avevamo due amici che avevano comprato il biglietto nella tribuna opposta, che era mezza vuota. Niente da fare, il regolamento interno lo vietava, anche dopo il primo tempo quando era ben difficile arrivasse altra gente.
Oltre a un drappello di sostenitori del Cortina, le curve erano piene di tifosi dei Vipers, con un gruppo abbastanza numeroso che ha continuato a fare cori dall’inizio alla fine – e su un palaghiaccio garantisco che rimbombano bene, visto il soffitto relativamente basso! – rendendo assolutamente inaudibile lo speaker. A dire il vero lui non si è scomposto più di tanto, e ha semplicemente evitato di parlare se non in rarissimi casi. Gli striscioni erano abbastanza classici, tranne forse quello della “Padania Rossoblu” (i colori sociali dei Vipers). Potrei infatti sbagliarmi, ma Milano è la città più terrona in serie A :-)
La partita? Le squadre sono enormi. Ci sono ventun giocatori per squadra, anche se giocano in sei per volta. O almeno dovrebbero essere sei: ci sono cambi a gioco in corso, espulsioni a tempo, e soprattutto i giocatori si muovono talmente in fretta che non si riesce mai a capire quanti ce ne siano in campo. Ci sono anche tre arbitri, che ogni tanto fischiano: non che io sia riuscito a capire che cosa è fallo, visto che puoi tranquillamente spingere il giocatore che ha possesso di palla – pardon, di puck [*]- senza fare fallo. Ogni tanto arrivano delle mischie, e uno si chiede esattamente dove è finito quel povero puck: hai voglia poi a immaginare che slitti sul ghiaccio, visto che a volte rotola, altre volte salta in aria, per non parlare di quando con nonchalance qualche giocatore lo manovra con il pattino e non con la mazza. Anche questo è valido, ovvio. Ci sono poche cose irregolari nell’hockey, come si può anche intuire dal poter giocare di sponda e andare dietro la porta.
Sulla partita vera e propria, il Cortina era riuscito anche ad andare in vantaggio, segnando due reti addirittura in inferiorità numerica: segno che i milanesi erano piuttosto deconcentrati: alla fine le squadre erano in parità. Il secondo tempo è cominciato piuttosto in ritardo: lo zamboni si era infatti scassato. Ho verificato: la macchina per lisciare il ghiaccio si chiama così perché il modello più famoso è stato creato da Frank J. Zamboni. Pensare che io, che come tutta la mia generazione ho imparato il nome dai Peanuts, ero convinto che la parola fosse un’invenzione della traduttrice italiana delle strisce! Dopo la lunga attesa, il match è stato molto “fisico”, nel senso che hanno cominciato a darsi delle botte da orbi, non so esattamente per quale ragione. In una pausa della lotta, i Vipers hanno fatto un break, con tre reti in pochi minuti di cui l’ultima è stata davvero bella. Beh, forse anche le altre due non erano male, ma non sono riuscito ad accorgermi di nulla, ho solo sentito il boato della folla. Qui si vede la mia televisività: mi chiedevo quando arrivava il replay al rallentatore…
Finito il secondo tempo completando la rissa, tanto che due giocatori per squadra sono stati bloccati in panchina per quattro minuti, il terzo tempo è stato direi accademico, senza nulla di particolamente eclatante.
Commento finale? VOGLIO I SOTTOTITOLI!!!!
[*] Grazie a Pensieri Oziosi per la correzione. Il guaio di avere sempre solo ascoltato il nome, ma non averlo mai letto… e dire che per me l’inglese è una lingua Write Only!

Ultimo aggiornamento: 2004-03-15 11:40

3 pensieri su “hockey su ghiaccio

  1. eddie

    ma se proprio puck non ti viene va bene anche disco.
    (mica per niente gli svizzeri dicono anche “disco su ghiaccio”…)

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