Termino la mia trilogia di cover beatlesiane con questo disco (AA.VV., Hot Lips Records 8-23087-10052-0, 2002, 16.98$), che ha come sottotitolo “An A Cappella Tribute to The Beatles”. I suoi quattordici brani sono stati scelti per avere un esempio da ciascuno degli album degli Scarafaggi; alcuni di essi sono stati commissionati per questa raccolta. Per chi non è avvezzo al gergo musicale, “a cappella” significa “solo con le voci”, niente strumenti. I Beatles, che amavano fare armonie a più voci, sono generalmente un ottimo banco di prova.
Che dire? il mio giudizio è leggermente calato al decimo ascolto, anche se indubbiamente l’album merita di spenderci i soldi. A parte i bari come i five o’ clock shadow che hanno aggiunto suoni elettronici a Tomorrow never knows, è piacevole vedere come si può cantare senza strumenti in modi completamente diversi, che possono essere più o meno gustosi ma sempre interessanti. Mi è dispiaciuta la versione di All I’ve got to do dei Toxic Audio, che avrei visto più tendente al soul; meritevole Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band; dai Bobs non mi aspettavo nulla di meno che la loro Strawberry Fields Forever; Let it be è ovviamente gospel, mentre Come Together ha quella punta gotica che fa pensare a John Lennon che sibilava “shoot me”. Ma la cover di gran lunga migliore è All you need is love cantata dagli House Jacks. Oserei quasi dire che è meglio dell’originale…
Il libretto è smilzo, ma piuttosto informativo, e soprattutto pieno di puntatori ai siti dei gruppi.
Ultimo aggiornamento: 2004-02-19 18:02