The Beatles Gregorian Songbook

Il mese scorso ho deciso che il dollaro era sufficientemente deprezzato, e così mi sono messo a comprare un po’ di roba da Amazon. Tre libri di problemi matematici e tre tributi ai Beatles: pensieri pochi ma fissi.
Questo disco (XXI-CD 2 1421, vedi la casa editrice) a un primo ascolto sembra semplicemente un disco di musica gregoriana, quella che per i primi due minuti sembra tanto carina e poi fa venir voglia di sbattere la testa contro al muro. Oh, melomani, non prendetevela con me. Io ho cantato musica gregoriana. Se ci si mette ad ascoltare più attentamente, però, si scopre che la melodia non è sconosciuta: sono appunto brani dei Beatles. Pardon: di tre monaci medievali, Father John, Father Paul e Brother George.
Beh, si può capire come certe canzoni, tipo Tomorrow never knows o Because, si prestino a quest’opera. Ma che ne pensate di Strawberry Fields Forever oppure All you need is love? Funzionano, fidatevi.
Un plauso a Martin Dagenais che dirige il coro Schola Musica e a Michel Laverdière che ha progettato in tutto dal Canada.
Aggiornamento: Per chi è interessato al punto di vista musicale, ho notato che la melodia è generalmente lasciata intatta negli intervalli, anche se ogni tanto vengono aggiunti dei melismi, ma gregorianizzata nella durata delle note che rimane molto più fluida. La parte che ho trovato più divertente è stata il frammento “hang about” all’interno di Strawberry Fields, che ha perso la modulazione perché ovviamente non era concessa nel rigido sistema musicale gregoriano!

Ultimo aggiornamento: 2004-02-05 15:55