Dai giornali di oggi

La parola d’ordine odierna sembra essere “uniformarsi”. I tre giornali gratuiti mostrano infatti un’omogeneità quasi sconcertante. Nulla di strano a trovarsi spiattellate le dimissioni dalla presidenza interista di Moratti, di cui non parlo per evitare l’accanimento terapeutico; ma vedere come titolo principale per tutti il rapporto Aci-Censis sui costi dell’automobile con relativi rincari è sconfortante.
Ma Metro e Leggo si rassomigliano anche negli stelloncini d’agenzia che sono l’oggetto della mia caccia. Temo che uno dei due abbia cambiato fonte. Abbiamo infatti il centoquattrenne pappagallo già di Churchill, che come il suo padrone gli insegnò continua a ripetere “Fuck Nazis! Fuck Hitler!” dimostrando che anche gli animali, invecchiando, tendono ad ricordare le cose più lontane nel tempo. Entramibi i giornali ce lo comunicano in prima pagina. Nelle pagine interne scopriamo anche che un impiegato finlandese è morto in ufficio e per due giorni è rimasto lì senza che nessuno se ne accorgesse, proprio come il maestro Rob Grassilli aveva già previsto. Certo che la Finlandia dovrebbe importare le nostre chiacchere da caffè. Per rabbrividire in manera forse più sana, entrambi i quotidiani parlano dei bagni purificatori nell’acqua gelata fatti dagli ortodossi russi in occasione dell’Epifania. Sì, sono in ritardo. Non è un problema dovuto al comunismo.
Anche nelle notizie con maggior risalto troviamo paralleli: la caciara Striscia-Bonolis, e l’arresto del presidente della Banca del Monte, con titoli rispettivamente “Caso Parmalat: primo banchiere in manette” e “In manette il primo banchiere”. Non vorrei dire, ma pare di intravvedere una certa quale scelta di campo. Anche City ha praticamente lo stesso titolo: “In carcere il primo banchiere”.
Qualcosa di diverso però c’è: Metro ci comunica che un “ragazzo ciociaro”, anzi un “giovane commerciante”, è stato scoperto trafficare in MP3 sul web e “pizzicato”… dall’Fbi, il che mi fa pensare che siamo davvero diventati il cinquantunesimo stato dell’Unione. Inoltre, Leonardo di Caprio è “in lacrime” per aver perso la sua telecamera, tanto che offre 20000 dollari a chi gliela riporterà. Non gli converrebbe comprarne una nuova?
Leggo ci dice invece che la Cassazione ha confermato una multa a carico di un leccese che, separato dalla moglie per le intromissioni della suocera, aveva atteso la suocera sotto casa “per urlarne il nome”. Immagino che la mancanza di spazio non abbia permesso di aggiungere anche gli appositivi collegati al nome in questione.
City si lancia sul tecnologico. Presenta la “TV a libera collocazione” della Sony, schermo piatto, maniglia per il trasporto e connessione wireless; ci rende edotti sul pericoloso virus informatico Bagle; ci delizia con un paginone sui “penis enlargement pills e “Herbal Viagra”; infine avvisa che i Bell Labs hanno sviluppato un software che permette di disattivare le informazioni di localizzazione del telefonino.
Piuttosto, nella famosa pagina ATM, l’azienda invita a conservare gli abbonamenti relativi ai giorni di blocco selvaggio, perché “sta valutando le modalità di rimborso, anche se non dovuto” (neretto mio). Questo sarebbe bellissimo, ma com’è che non se ne trova traccia sul sito ATM? Una rivincita della carta stampata sul web?

Ultimo aggiornamento: 2004-01-20 11:41

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