libero? non proprio

(beh, forse è un pippone, ma ne scrivo già così tanti! Come faccio a farli leggere?)
Come sapete, in Italia c’è un oligopolista statale delle telecomunicazioni: Wind. Nulla di male, se non che riesce ad essere il primo a trovare sistemi per “fidelizzare” (si fa per dire) i suoi utenti, che poi tutti gli altri copiano.
All’inizio ci fu Digilander, il servizio FTP gratuito. Casualmente, arrivò un messaggio in cui avvisarono che dopo i quindici giorni richiesti dalla legge non sarebbe più stato possibile connettersi via FTP se non dai loro POP. Vabbé, non ho più usato Digilander, nulla di male.
Adesso ho scaricato la posta di un account di Libero che non uso mai, e ho scoperto che il signor Libero Informa mi vuol far sapere della Rivoluzione della Posta di Libero, a tutte iniziali maiuscole. Cos’è questa Rivoluzione? Semplice: per il “miglioramento della qualità dei servizi offerti da Wind ai propri Clienti” (sempre maiuscolati) ci si potrà connettere via Pop3 o Imap4 solo da chi si connette via Wind. Ma niente paura: nella Sua Estrema Bontà (stavolta il maiuscolo è mio) il signor Libero Informa mi permette di connettermi via WebMail. Oppure posso pagare, scegliere uno dei due “innovativi prodotti di posta” offerti, ed essere fiero che il signore in questione offrirà “1 Euro al progetto UNICEF per la costruzione di una scuola in Congo”. Il tutto perché il servizio di posta elettronica di Libero è “nato per poter offrire ai clienti dell’accesso a Internet di Wind il meglio per comunicare sul Web” (neretto del signor Libero).
Di nuovo, mi limiterò a usare quell’account quando un possibile spammatore chiede un indirizzo email. Nessun commento esplicito, non serve: se volete, potete leggere Mantellini a proposito.

Ultimo aggiornamento: 2003-10-19 17:09