Oggi il vincitore a man bassa della gara “cosa diavolo scrivo sul quotidiano gratuito di oggi?” è City, che dedica un articolo di quelli “forti” a quattro colonne su un’indonesiana, Etti Hendrawati, che fa free climbing con lo chador (che di per sé dovrebbe aiutare, soprattutto se si ha i capelli lunghi) e vestita in maniera tradizionale. Il tutto per “dimostrare come nell’Islam non ci sono divieti e proibizioni” per le donne. Mah. Tanto io scalate non ne faccio in ogni caso. E sarà proprio un caso che l’articolo immediatamente sotto parli del polo thailandese, che si gioca in groppa ad elefanti – il tutto documentato da fotocolor?
Passando ad argomenti “più seri”, in prima pagina troviamo la foto della ventiduenne Mary Carey, pornostar tra gli ottanta candidati al posto di governatore della California: chi legge Doonesbury sa come Trudeau sia andato avanti a prendere per i fondelli la corsa al posto che nemmeno in Italia, salvo adesso concentrarsi su Schwarzenegger. Ad ogni buon conto, la candidata ha il suo bel programma elettorale: legalizzazione dei matrimoni gay, tassa sui seni siliconati (“li odio perché sono pericolosi, e io sono tutta naturale”) e possibiltà di detrarre i costi dei corsi di lap dance. Quest’ultima proposta potrebbe essere interessante anche qui da noi, per muovere l’economia, così come il creare un sito web a pagamento, anche se il nostro premier non ha lo stesso tipo di appeal della signorina Carey. Il guaio è che per i contenuti vorrebbe riempire di webcam il palazzo del governatore, e non credo la cosa attecchirebbe.
Passando alla concorrenza, Leggo non si segnala particolarmente. Scrivere che i maschietti pagherebbero cinquecento euro per un bacio dalla Bellucci è capace a farlo anche Repubblica, e anche scoprire che nel Regno Unito fanno cure antiobesità per i cani non stupisce per nulla. Metro si salva per il trafiletto, d’altra parte riportato anche su City, a proposito degli adolescenti belgi che sono presi di mira da SMS pubblicitari che li svegliano durante la notte: “un rischio per salute, crescita e capacità di memoria e concentrazione”. Il giornale multinazionale ha però il coraggio di indicare la fonte di questa ricerca, il Journal of Sleep Research. A nessuno è però venuto in mente di chiedere come mai i giovanotti dovessero lasciare i telefonini accesi anche la notte…
Ultimo aggiornamento: 2003-09-23 10:46