Tribunale Internazionale

Se avessi deciso di scrivere sugli americani che non vogliono ratificare il Tribunale Internazionale per paura che il resto del mondo inizi a citarli in giudizio – tanto per restare in piccolo, ricordate il Cermis? – questo sarebbe un pippone. Ma la cosa è diversa.
Sono mesi che in Liberia c’è una guerra civile, che ha ridotto in condizioni davvero disperate gli abitanti di Libreville. Gli americani dicono che non hanno nessuna intenzione di inviare le proprie truppe, se prima i paesi africani vicini non si decidono a mandare dei loro contingenti; ma questi chiedono che il presidente Taylor se ne vada prima in esilio, cosa che non sembra avere alcuna voglia di fare.
D’altra parte, lo si può umanamente capire: è già stato detto che se viene preso, verrà processato per crimini contro l’umanità. Chi glielo fa fare a rischiare?
Quello che mi sto chiedendo è insomma se l’assunto alla base del Tribunale Internazionale è davvero utile. È un conto cinico tra il voler punire qualcuno per le morti che ha seminato, e il rischio che queste aumentino ancora di più, e non so davvero quale sia la risposta migliore.

Ultimo aggiornamento: 2003-08-05 18:11