Per i curiosoni che vogliono sapere dove sono stato esattamente in questo finesettinana, ecco un rapido resoconto.
Sabato abbiamo preso il treno da Chiavari e siamo andati a Framura, per la precisione Porto Pinocchio. Nonostante da piccino io sia andato un par d’anni ad Albenga, non mi sono trovato molto convinto dall’idea di “spiaggia” che c’era. Passi i dieci minuti buoni su e giù per strade, scale e sentieri: anzi, quelli fanno bene. Però trovarsi su un pezzettino più o meno in piano composto da una serie di sassi non è proprio il massimo, specialmente per uno che odia l’acqua e non ha nessuna voglia di infilarcisi dentro. Per la cronaca sono entrato in acqua, ma non mi sono messo a nuotare.
Domenica abbiamo visitato invece l’interno, insieme al padre di Anna. Siamo innanzitutto andati alla basilica dei Fieschi a San Salvatore di Cogorno, dove abbiamo sfoggiato la nostra cultura tirando a indovinare cosa ci fosse scritto nella dedicazione e chi fosse raffigurato nella lunetta (abbiamo indovinato!)
La seconda parte della gita è stata la chiesa di sant’Andrea a Borzone. Qui, a parte il momento culturale, abbiamo scoperto che ci sarebbe stata nel pomeriggio la sagra del gnocco fritto in onore di sant’Anna: notare l’indubbio influsso dell’Emilia, anche per l’articolo. Non avendo il tempo di aspettare la sera, ci siamo avvicinati alla trattoria lì vicino, Peirano con la i. Anche se c’era scritto “solo su prenotazione”, abbiamo pietito un posto, che fortunatamente ci è stato trovato. Ci siamo strafogati, tanto che per secondo ci siamo presi solo un po’ di fritto misto, il tutto per un totale di 15 euro a testa. Che gioia.
Ultimo aggiornamento: 2003-07-29 15:49