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E’ il numero di chilometri che la mia beneamata Tipo ha fatto, fino a che stamattina è stata portata dal rottamatore. Lei di per sé non aveva grossi problemi: ancora ieri mi ha portato da Milano fino a Usseglio, e stamane giù dalla montagna. Ma la dura realtà è che la macchina non era catalitica, e quindi per metà inverno se ne doveva stare ferma. Aggiungiamo l’assicurazione che scadeva a fine luglio, il bollo a fine agosto, la revisione a novembre, e la scocciatura che due volte la settimana dovevo ricordarmi di spostarla perché avrebbero lavato le strade: troppa fatica, si butta via e basta. Contribuisco anche a ridurre l’inquinamento.
Ah, sì: due volte la settimana perché lavano tutte le settimane, ma per definizione dove la sposto lavano in un giorno differente!
Il rottamatore non è quel postaccio che mi ricordavo dalla mia infanzia, con mucchi di roba più o meno in stato usabile in giro. Macché! sono arrivato, salito nell’ufficio dove due simpatiche fanciulle hanno preso i miei dati (e i miei soldi), compilato una caterva di moduli, e terminato tutto in una decina di minuti. Mi è rimasto un po’ di magone che non mi sarei aspettato, ma tant’è. I giochi sono fatti.
Nota: mentre guardavo cosa si era stabilito negli anni nell’auto, ho trovato due spray per il cruscotto – mai usati! – e ben cinque euro in monetine, che avevo lasciato per eventuali parcheggi e della cui esistenza mi ero dimenticato…

Ultimo aggiornamento: 2003-07-08 19:25