Non prendete quel tram

Stasera ho deciso di non fare il solito giro per tornare a casa, ma prendere il 15 per vedere se passavo davanti a un orologiaio per cambiare il cinghietto del mio orologio: avrei perso una decina di minuti, ma non era la fine del mondo. Mal me ne colse.
Salgo sul tram, aspetto che parta leggiucchiando. Tutto tranquillo. Dopo un po’, però, il tranviere dice “dovete scendere tutti, perché il compressore non funziona e non posso frenare”. Passi. Peccato che la fermata era in the middle of nowhere; e dire che bastava percorrere, anche a passo d’uomo, quattrocento metri per arrivare al capolinea del 3 e ridurre così il disagio di chi era su quel tram. Concetto troppo complicato?
Ma non è tutto. Dopo essermi preso un po’ di sole, salgo sul 3 che fa il suo bravo percorso… e si ferma dietro al famoso 15 che sembra avere davvero tirato gli ultimi. Di nuovo giù tutti, questa volta perlomeno ai margini della civiltà: in piazza Abbiategrasso passa anche una linea di bus.
Io però decido di incamminarmi, e sono premiato: due isolati dopo, dietro l’angolo, trovo il bramato orologiaio. E da lì posso andare a piedi a prendere la metropolitana: insomma, solo mezz’ora più del previsto!

Ultimo aggiornamento: 2003-07-02 21:08