Il caldo, allentando le connessioni dei miei tre neuroni, mi ha fatto dimenticare di aggiungere una notiziola a proposito di una scritta vergata sotto il ponte numerato “51” dell’autostrada Torino-Milano, andando verso Milano… altrimenti sarebbe stata l’autostrada Milano-Torino.
La scritta in questione recita:
GIULIETTO CHIESA GIORNALISTA
GIULIANO FERRARA SERVO
Pregherei notare la concisione propria di chi ha a disposizione poco tempo per esternare il suo pensiero, oltre che uno spazio limitato – no, lo spazio non è così limitato, ma la necessità di un font sufficientemente grande lo fa diventare. Eppure, in queste due righe si può notare come le idee dell’anonimo autore non siano semplicemente espresse in maniera negativa, come negli slogan usuali. No, viene anche dato un esempio positivo, che permette al lettore di esercitare le proprie capacità di giudizio e verificare la differenza di stile tra colui che viene definito un “giornalista” e un semplice “servo”.
Rimane insoluto il dubbio se la scelta di un contraltare con un nome di battesimo simile a quello di Ferrara sia voluta, oppure un felice caso: purtroppo non è possibile da un intervento così minimalista trarre ipotesi sostenibili, in un senso o nell’altro.
Ultimo aggiornamento: 2003-06-18 10:56