In questi giorni, grazie al raffreddore che non mi fa respirare, mi capita di svegliarmi nel cuore della notte e non riuscire più a riaddormentarmi per un paio d’ore. Stanotte, in preda a una crisi di disperazione, mi sono persino messo a stirare la roba che non era ancora asciutta ieri sera… ma non è questo il punto che volevo trattare.
Oggi ho avuto la certezza che vicino a casa mia gli augelli fan festa, come direbbe il poeta. Non è così incredibile, visto che sono vicino a una zona verde; e il loro cinguettio è sicuramente migliore del rombo delle auto che è insistente nonostante io stia al sesto piano.
Quello che non mi torna è l’ora in cui cantano: erano infatti le 4:15 del mattino, e sono passate altre due ore prima che iniziasse ad albeggiare.
Non ero così rincoglionito dalla febbre per confondere un gufo con un fringuello, giuro. Mi domando solo se le luci – indubbiamente forti – della zona abbiano irrimediabilmente scompaginato l’orologio biologico di questi poveri pennuti, oppure essi sono davvero mattinieri…
Ultimo aggiornamento: 2002-04-17 16:31