Archivi annuali: 2002

orologio biologico?

In questi giorni, grazie al raffreddore che non mi fa respirare, mi capita di svegliarmi nel cuore della notte e non riuscire più a riaddormentarmi per un paio d’ore. Stanotte, in preda a una crisi di disperazione, mi sono persino messo a stirare la roba che non era ancora asciutta ieri sera… ma non è questo il punto che volevo trattare.
Oggi ho avuto la certezza che vicino a casa mia gli augelli fan festa, come direbbe il poeta. Non è così incredibile, visto che sono vicino a una zona verde; e il loro cinguettio è sicuramente migliore del rombo delle auto che è insistente nonostante io stia al sesto piano.
Quello che non mi torna è l’ora in cui cantano: erano infatti le 4:15 del mattino, e sono passate altre due ore prima che iniziasse ad albeggiare.
Non ero così rincoglionito dalla febbre per confondere un gufo con un fringuello, giuro. Mi domando solo se le luci – indubbiamente forti – della zona abbiano irrimediabilmente scompaginato l’orologio biologico di questi poveri pennuti, oppure essi sono davvero mattinieri…

Ultimo aggiornamento: 2002-04-17 16:31

Sciopero!

Domani, 16 aprile, ci sarà uno sciopero generale di 8 ore contro le modifiche che il governo farà all’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, eliminando alcuni casi di reintegro di lavoratori licenziati senza giusta causa. Anche io parteciperò allo sciopero, anche se non è che mi capiti molto spesso di farlo… a volte riuscivo a non scioperare mentre facevo il rappresentante sindacale :-)
Perché voglio scioperare? Beh, innanzitutto questo è uno sciopero “politico”, siamo tutti d’accordo. Non so quanti saranno i lavoratori interessati da queste modifiche, e ritengo anche che su alcune di esse (come provare ad alzare il numero di dipendenti minimo sotto il quale non si applica la norma, o forse anche vedere cosa fare per le aziende che emergono dal nero) si può proficuamente discutere. Anzi, per dirla tutta a febbraio pensavo di non scioperare perché trovavo la posizione della CGIL troppo rigida.
Poi sono cambiate le cose. Il governo ha deciso di andare avanti sulla strada della delega (il che significa che quello che è stato detto di fare dal Parlamento non può essere cambiato) e la rigidità è diventata la loro. E peggio ancora, il nostro beneamato Presidente del Consiglio ci vuole fare credere che chi lavora già non ha nulla da temere, perché queste regole saranno solo per gli altri… come se il “divide et impera” non l’avessimo mai studiato.
Insomma, qui non ci sto più. Questa è una delle rare volte in cui anche chi fa un lavoro come me, dove “scioperare” significa “fare il lavoro fuori dalle ore lavorative, perdendo semplicemente i soldi”, può fare la differenza facendosi vedere a manifestare. Speriamo in bene…

Ultimo aggiornamento: 2002-04-15 11:00

Trenitalia e le monetine

Sabato sera ero alla stazione centrale di Milano, e ne ho approfittato per acquistare un biglietto per Torino. Mi sono messo a una macchinetta automatica, fatto tutta la trafila, e al momento di pagare arriva il messaggio “non abbiamo monete da 5 centesimi per dare il resto”. Mi arrabbio, passo a un’altra macchinetta, e vedo che già dalla schermata iniziale avvisa di non avere monete da 5 centesimi.
Non avendo fretta, faccio il giro di tutte le macchinette della stazione, e tutte non hanno monete da 5 centesimi. Per chi non conoscesse quelle macchinette, hanno solo banconote da 5 euro e monete da 50 e 5 centesimi, quindi il resto medio che viene da loro incamerato e` leggermente superiore a 20 centesimi.
Per confermare la mia ipotesi, il giorno dopo sono passato a Porta Garibaldi, e anche lì l’unica macchinetta funzionante non aveva monetine da 5 centesimi.
Riuscirà Trenitalia a risanare il suo deficit con queste manovre?

Ultimo aggiornamento: 2002-04-15 10:58

Ancora la RAI

D’accordo, mi pare di sparare sulla Croce Rossa, però…
Ieri qualcuno ha trovato nel sito di RaiNews24 il coccodrillo preparato per la morte di papa Wojtyla, e l’ha pubblicato su Virgilio. Non c’è nulla di strano ad avere un testo già pronto per la morte di un personaggio importante: è già un po’ più peculiare non lasciarlo in una sezione protetta da password – tanto il lavoro da fare è poi un “move file”.
Ma il colmo arriva leggendo il comunicato RAI, che recita testualmente che
“La biografia era contenuta all’interno del data base del sito e, ovviamente, non era pubblicata. Chi si è impadronito e ha reso abusivamente pubblico l’indirizzo dello speciale aveva lo scopo di danneggiare Rainews24 e la Rai.” oltre ad annunciare che “La Rai si riserva iniziative legali.”.
Passi fare la figura di palta, ma così ci si fa davvero ridere dietro! E’ come se un locale pubblico lasciasse su un tavolo dei documenti, e poi si lamentasse che qualcuno li ha visti…

Ultimo aggiornamento: 2002-04-12 11:37

Ed ecco la RAI…

Ieri sera mi sono trovato nella buca delle lettere una missiva della RAI – Radio Televisione Italiana. La RAI mi comunicava che si era accorta che non ho un abbonamento alla televisione, e nella sua infinita gentilezza mi forniva un bollettino di pagamento e una cartolina (da non affrancare!) dove potevo indicare il numero di pagamento del bollettino, oppure i dati dell’abbonamento intestato a persona con me convivente.
Come potete notare, l’ipotesi che io abbia un’abitazione dove non esiste apparecchio televisivo non viene nemmeno presa in considerazione, essendo un’assurdità incredibile. La RAI si premura anche di dire ai sensi della legge 675 che i miei dati personali sono stati presi da elenchi telefonici e anagrafe, e che se non pago mi possono mandare la Finanza a casa a controllare.
La mia risposta è semplice: rimando la cartolina dicendo che non posseggo televisioni, e che non intendo ricevere altre comunicazioni in merito se non eventuali visite della Finanza – tanto non ho nulla da nascondere, possono venire quando vogliono :-)
Vi terrò aggiornati sul futuro della cosa.
Una sola annotazione: ho finalmente capito perché non ho mai ricevuto l’euroconvertitore promessomi in pompa magna dal nostro Presidente del Consiglio. Come ho fatto a non capirlo prima? lui lo ha inviato solamente agli abbonati alla TV! Che dite, dovrei scrivere una lettera di protesta a Palazzo Chigi?

Ultimo aggiornamento: 2002-04-11 14:22

GSM nella metrò

Mentre ero a Bruxelles, ho notato che il telefonino funzionava tranquillamente nella metropolitana: ho anche fatto una chiamata (in ufficio, purtroppo). La cella si chiamava “GSM Metro Service”, con mancanza di fantasia. Non è poi così difficile, se uno ci pensa: le gallerie sono abbastanza dritte, e quindi servono pochi ripetitori. Mi chiedo come mai in Italia non ci abbiano ancora pensato… :-)

Ultimo aggiornamento: 2002-04-08 12:50

Quanto "naturalmente"?

Non volendo avere una TV in casa a Milano, ascolto molto la radio e tra le mie trasmissioni preferite c’è Zapping. Essa, oltre a permettermi di vedere come i vari TG preparano la scaletta dei titoli, mi fa acculturare con la par condicio degli ospiti, e divertire a sentire come il Dottor Forbice tratta gli ascoltatori.
Ieri sera Fiamma Nirenstein parlava della situazione in Medio Oriente, e raccontava di un suo colloquio con Barak a proposito del fiasco di Camp David, non capendo perché Arafat avesse rifiutato la proposta di avere uno stato palestinese e il ritorno dei profughi, naturalmente nello Stato Palestinese.
La stupidità di questo ragionamento mi ha dato da pensare. Prima di essere tacciato di antisemitismo, mi affretto ad aggiungere che io sono assolutamente contrario a questo “ritorno dei profughi”. A parte che la grande maggioranza di loro non è mai vissuta nel territorio israeliano per banali ragioni di età anagrafica, anche i vecchi sono andati via perché convinti dagli altri paesi arabi che sarebbe stato un breve esilio fino a che lo stato ebraico sarebbe stato distrutto: e dal ’49 in poi i palestinesi sono sempre stati malvisti e confinati nei campi profughi dagli altri paesi arabi, che dovrebbero iniziare loro a mettersi una mano sulla coscienza. Pragmaticamente, è ovvio che l’unica soluzione logica è insediarli in Cisgiordania.
Ma l’implicita asserzione della Nirenstein implica l’idea che questo stato palestinese sarebbe in pratica il backyard israeliano, nella migliore delle ipotesi un protettorato… e non è certo in questo modo che si può pensare di avere una pace, ammesso che sia mai possibile averla.

Ultimo aggiornamento: 2002-04-06 13:02

Sono tornato…

dopo una settimana in vacanza in Belgio, ritorno a divertirmi (si fa per dire) in ufficio.

Ultimo aggiornamento: 2002-04-05 15:44