Ieri nel tardo pomeriggio ero a Milano: nulla di strano, visto che lavoravo. Alle 17 sono uscito, e prima di tornare a Torino per il finesettimana sono ripassato da casa per prendere le chiavi torinesi – in questi giorni sono più smemorato del solito.
Parto mentre c’è un momento di tregua dalla pioggia, e mi infilo in tangenziale dove si viaggia ai 40 all’ora. Ricomincia a piovere: il tergilunotto ce l’ho bloccato a mezz’asta (ma questa è un’altra storia: il mio meccanico mi ha detto che qualcuno così per divertirsi me l’aveva storto per spaccare il motorino), ma almeno quello davanti funziona.
Esco dalla tangenziale e si ferma la macchina nello svincolo, in mezzo a un lago. Riesco a farla partire… e mi trovo in mezzo al diluvio. Dopo un ponte, mi è sembrato di trovarmi in mezzo a un autolavaggio. Secchi d’acqua in tutte le direzioni, visibilità nulla.
Mi si spegne l’auto per altre due volte, nonostante una guida senza staccare il piede dall’acceleratore e frenando col freno a mano. L’ultima ero a cento metri da casa: l’auto non parte per nulla, e mi si scarica la batteria. La pioggia era calata un po’ di intensità, e così mi sono messo a spingerla sul marciapiede. Una Tipo pesa, ve lo assicuro.
Cerco mio cugggino, e gli dico se può venire con la sua macchina, che colleghiamo i cavi. Lui arriva un paio d’ore dopo… e la macchina parte da sola: la calotta evidentemente si era asciugata. Non so come, visto il clima.
Ne approfitto per tornare a Torino. Tutto bene? no. Tutti bloccati in autostrada a Novara, con gli omini in arancione che segnalano… non so cosa: ho fatto un chilometro in mezz’ora e poi siamo ripartiti.
Ah, che bello.
Ultimo aggiornamento: 2002-05-04 22:30