Archivi annuali: 2002

"panettone genovese": una precisazione

Mi scrive Elrond molto offeso con il panettiere che ha definito “panettone genovese” quello che bisogna chiamare pandolce (pandoçe, “panduse”). Il nostro mi rende inoltre edotto :-) dell’alto peso specifico del pandolce di cui sopra: questo significa che in realtà quello che io avevo ad occhio valutato come due etti peserà probabilmente mezzo chilo.
Per l’acculturazione dei miei lettori, mi sono affrettato ad aggiungere queste precisazioni, ma vorrei fare notare una cosa al riguardo del peso specifico: vi fidereste voi di un panettiere che sbaglia a nominare un dolce?

Ultimo aggiornamento: 2002-06-24 11:30

Fari in autostrada

Lucio Battisti cantava “e guidare come un pazzo a fari spenti nella notte per vedere / se poi è tanto difficile morire…”. Ora, con l’anticipo delle nuove norme del codice della strada, non possiamo guidare a fari spenti nemmeno di giorno, perlomeno in autostrada.
La cosa di per sé non mi tocca più di tanto: darà forse un po’ di fastidio a quelli che lampeggiavano gli abbaglianti perché tu osi essere sulla corsia di sorpasso a 130 all’ora, e adesso dovranno fare un po’ di lavoro in più con i fari.
Però la società che gestisce la Torino-Milano avrebbe potuto anche ricordarlo agli automobilisti, ieri: invece i cartelloni luminosi avvisavano “Strettoie lungo il percorso” (non ho mai trovato la To-Mi senza strettoie: l’avviso era quindi inutile) e “Rispettate i limiti di velocità” (altra pia illusione, anche se ieri sembrava più rispettata. Nel lato piemontese c’erano addirittura parecchie auto che se ne stavano a destra!) Mi domando se c’è un palinsesto predefinito per queste scritte…

Ultimo aggiornamento: 2002-06-24 11:25

Ladri di biciclette

Stasera alle 22 sono andato in bicicletta fino da Monica. Mi sono fermato un’oretta, avendo legato con cura la bici a un bel lampione illuminato. Uscito per tornare a casa un’ora dopo, vedo una volante ferma all’angolo, e un poliziotto mi fa “è sua quella bici?” Rispondo di sì, e quello mi dice “il signore lì” – e mi indica un tipo probabilmente marocchino – “gliela stava rubando. Guardi qua.” E mi fa vedere il cavo già quasi tutto tagliato. Dire che avevo preso il cavo invece che la catena perché mi sembrava più robusto: bleah, domani (oggi) ritorno a comprare una catena.
Ma la cosa più strana è stata il poliziotto che, dopo avere preso i miei dati, mi chiede se voglio fare denuncia. Io gli dico “mah, è vero che è colto in flagranza di reato e quindi arrestabile, ma ne vale la pena?” E lui mi porta in disparte e mi fa “Questo tipo è una vecchia conoscenza, è un tossicodipendente, e dice che non riesce a entrare nelle comunità. Ma passando dal carcere forse è più facile”. Non garantisco della realtà di tutto questo.
Ad ogni modo, mi hanno gentilmente concesso di fare denuncia in via Tirreno e non in questura: visto che è a cinque minuti in bici da casa mia ho accettato. Nel tempo di verbalizzazione mi sono solo passati un tipo con un po’ di droga (non chiedetemi cosa, non sono un grande esperto) e due prostitute che però erano catalogate in maniera diversa – di nuovo non chiedetemi perché: una era vestita quasi normale, però.
C’era però un punto a favore: l’aria condizionata.
Vabbé, per questa volta mi è andata bene. Si fa più in fretta a comprare una catena che una bicicletta…

Ultimo aggiornamento: 2002-06-23 02:40

Addio, Miro!

Venerdì è morto a soli 56 anni per un attacco cardiaco Vladimiro Panizza.
A voi non dirà nulla: a me si`. Uno dei miei miti di gioventù amante del ciclismo, quando valeva la pena guardare le gare perché si bombavano in maniera naïf e potevi distinguere il campione dal gregario.
Miro a quarant’anni faceva ancora (e finiva benino) il Giro d’Italia, le montagne lo vedevano sempre in prima fila, e lui era una sicurezza. Un secondo posto è stato il miglior suo risultato al Giro, ma non importa. Rimarrà comunque nel cuore di molti più di certi vincitori.

Ultimo aggiornamento: 2002-06-23 02:28

Panettone Genovese

Oggi, mentre andavo a Forno Canavese, mi sono fermato per strada a comprarmi un po’ di focaccia.
Mentre facevo senza troppa pazienza la coda, mi è caduto l’occhio sulla scritta “panettoni genovesi – 4.17 Euro”. Questi dolci assomigliano a dei panettoni, in effetti, ma sono molto più piccoli, e peseranno due etti: sono quindi parecchio cari.
In effetti il nome mi è sembrato proprio corretto…

Ultimo aggiornamento: 2002-06-23 02:14

Sgarbi licenziato

Non è un segreto che Vittorio Sgarbi non è esattamente una di quelle persone per cui nutro simpatia, innata o cresciuta nel tempo. Quindi non mi metto a piangere per la sua estromissione dal governo, pur condividendo per una volta i motivi della sua guerra contro Urbani. Vivaddio, se proprio il ministro pensa che solo i privati sono capaci a “far fruttare” (aagh!) i “monumenti minori”, perché non darli in concessione?
Ma la cosa peggiore, ammesso che le cronache giornalistiche siano corrette, è che immediatamente l’opposizione si schiera al suo fianco. Sono proprio messi male, inutile.

Ultimo aggiornamento: 2002-06-21 11:14

sempre peggio

Non mi reggo in piedi, e sono anche riuscito a fare uno sbrego di una trentina di centimetri sui pantaloni, giusto dietro. Per fortuna che sono solo scuciti, quindi ho fatto un’imbastitura che dovrebbe reggere fino a stasera. Però ho il sospetto che oggi sarei dovuto essere rimasto a casa…

Ultimo aggiornamento: 2002-06-19 15:43

zanzare 2

Aggiornamento clinico.
I due piedi hanno una ventina di bozzi cadauno, tutti arrossati e molti gonfi.
Stamattina mi sono svegliato alle 6 con un dolore ai piedi; quando alle 7 mi sono alzato, ci ho messo cinque minuti per riuscire a non avere fitte troppo lancinanti nel posare i piedi.
Ancora adesso la situazione è tragica: se cammino per un po’, riesco a farlo decentemente, ma alzarmi è un puro sforzo di volontà.
Per completare le gioie della mattinata, sono andato a lavorare coi mezzi: la metro rossa è rimasta ferma due minuti per far passare quella dell’altro ramo, così ho perso la coincidenza con la verde e a cascata la coincidenza con il bus AMP. Il risultato è che ci ho messo un’ora e mezzo per arrivare in ufficio, alla faccia del pendolarismo.
Poi in ufficio sono anche riuscito con la mia nota fluidità nei movimenti a versare un bicchiere pieno d’acqua… OK, forse un po’ di sonno in più non farebbe male.

Ultimo aggiornamento: 2002-06-19 11:36