Archivi annuali: 2002

io e l’automobile

Non è amore a prima né a seconda vista, e questo lo sanno in tanti. La mia vecchia e scassata Tipo è la prova visibile di quanto io sia interessato alle auto.
Ad ogni modo, ieri sera, mentre facevo un salto a trovare Dario e la Ceci, sento che il rumore del motore non è esattamente quello solito, e ha quasi l’aria di essere smarmittato. Però non lo fa sempre: decido di aspettare la mattina per vedere con un po’ più di luce cosa sta succedendo.
Peccato che mentre rientravo a casa sento un CRAC unito a un rumore di ferraglia trascinata, il tutto mentre stavo svoltando da via Frejus in corso Peschiera (fortunatamente quasi a mezzanotte, quindi senza troppo traffico). Era il pezzo finale della marmitta che si era staccato dal resto e grattava allegramente a terra.
Dopo avere pensato qualche minuto sul da farsi, decido di viaggiare a passo d’uomo verso casa, sentendomi tanto un “Oggi Sposi!”. A metà strada mi viene in mente che sono davanti a Norauto, e quindi lascio l’auto lì e mi faccio l’ultimo chilometro a piedi.
Stamattina scopro con sollievo che il Norauto in questione non è chiuso per ferie, e che hanno i pezzi in stock: risultato finale

  • 125 € in meno
  • mezza giornata di ferie da prendere
  • una marmitta nuova

Però direi che posso ritenermi ancora fortunato: mi immagino cosa sarebbe successo se la marmitta mi fosse partita in autostrada mentre facevo i 120, e in fin dei conti ho sfruttato la mezza giornata di ferie per andare all’ufficio ICI e in banca. Organizzazione, questo dovrebbe essere il mio motto!

Ultimo aggiornamento: 2002-08-19 18:08

…e guidare come un pazzo a fari accesi…

Bisogna dire che l’ultima trovata del nostro governo, vale a dire obbligare a tenere le luci dell’auto accese anche di giorno, sta avendo un successo superiore alle aspettative. Si trova gente con le mezze luci – o solo le luci di posizione, se sono dei sani risparmiatori – anche in stradine dove mai il ministro si era sognato di proporlo: le “strade principali” sono infatti a quanto ne so quelle segnalate come un’autostrada, ma coi cartelli di sfondo blu. Solo una sparuta minoranza si lamenta per il timore di essere abbagliato (?) e per i consumi (anche se c’è chi dice che l’alternatore gira lo stesso. Non so che dire al riguardo).
Io trovo molto comodo in autostrada vedere i fari di chi è dietro di me, mi aiuta a calcolare meglio le distanze. Ma la cosa che mi fa sorridere è vedere la differenza di atteggiamento rispetto all’obbligo delle cinture di sicurezza. Chissà, l’italiano medio non sente come imposizione accendere le luci? O non vuole sentirsi abbracciato e impedito nei movimenti?

Ultimo aggiornamento: 2002-08-18 19:48

Le Grandi Opere

La statale Cassia, da Siena verso Roma, è una simpatica strada a due corsie che gira senza fretta tra le colline del senese. Inutile dire che non bisogna avere fretta di percorrerla, anche se gli automobilisti locali non sono della stessa idea…
Arrivati presso Monteroni d’Arbia, però, si trova un cartello che indica una deviazione su una bellissima superstrada, quattro corsie con spartitraffico. Una gioia… che dura quattro chilometri. A “Monteroni d’Arbia sud”, infatti, la superstrada finisce e si ritorna sulla vecchia Cassia.
La domanda sorge spontanea: chi sarà stato a far stanziare i soldi per i quattro chilometri assolutamente inutili?

Ultimo aggiornamento: 2002-08-16 20:51

acque minerali

Ieri, Ferragosto, sulla Stampa c’erano tre pagine di pubblicità a colori di acque minerali: per la cronaca, Sant’Anna, Val Mora e San Bernardo. Domenica scorsa c’erano sempre tre pagine, con la Lurisia al posto della San Bernardo.
La cosa buona al riguardo è che sono tutte acque piemontesi: non per razzismo, ma perché non è bello inviare camion e camion in giro per l’Italia con dell’acqua.
La cosa cattiva è che tutte queste acque sono praticamente uguali: sorgenti di montagna, residuo fisso minimo, insomma intercambiabili. Quindi tutta questa pubblicità serve solo per “mantenere le posizioni”… una tristezza.

Ultimo aggiornamento: 2002-08-16 20:40

Addio, Giorgio

Avrei tante cose da scrivere dopo questi giorni di vacanza, ma ora non ne ho voglia.
Venerdì scorso è morto in un incidente d’auto, mentre andava a lavorare, il mio collega Giorgio Rovati.
Lui faceva parte del gruppetto dell'”Esercizio”, quelli che sono come cane e gatto con noi dello “Sviluppo”: loro si lamentano sempre che il nostro software non funziona, e noi ribattiamo che sono loro che non lo sanno gestire. Ma poi in pratica siamo tutti nella stessa barca, si va a pranzo insieme, e in un postaccio come un open space è naturale fermarsi ogni tanto a scambiare due parole, o a invitarsi alla macchinetta del caffè per dirsi delle battutacce.
Giorgio era poi una di quelle persone sempre di buonumore, con cui faceva piacere lavorare e stare comunque insieme. Non riesco a pensare che sia morto così, alla mia età, lasciando la moglie e una bambina di sette anni.

Ultimo aggiornamento: 2002-08-11 22:15

Ferie…

Cari amici lontani,
(quelli vicini non leggono le notiziole, ma le sentono direttamente dalla mia voce!) da domani sarò per una decina di giorni in ferie, e quindi non aggiornerò la pagina.
Spero almeno di riuscire a correggere l'”Augosto” che è apparso stamattina… ah, questo software mallocalizzato!

Ultimo aggiornamento: 2002-08-01 13:23

Buoni sconto

Ieri sera, passando all’Esselunga, mi sono portato dietro il blocchetto dei buoni sconto che mi avevano dato un mese fa e che sarebbero stati validi fino a inizio settembre.
Ora, non è poi così strano che i prezzi dei prodotti “da scontare” siano più alti: e oggettivamente l’Esselunga non è che abbia prezzi proprio economici. Quello che mi ha stupito però è che non sono riuscito a usare nessuno dei buoni. Non ne valeva affatto la pena. Addirittura per certi prodotti, come la carne in scatola, c’erano confezioni della stessa marca, impacchettate in maniera diversa, e che costavano di meno.
L’unica cosa che mi chiedo è se io mi sono accorto di questo perché ho aspettato un mese, e quindi ci sono nuove confezioni…

Ultimo aggiornamento: 2002-08-01 12:45

che cena…

Ieri sera avevo mio cugino a cena, perché poi ci si doveva mettere a stabilire come suonare al suo matrimonio (cfr. Il Suonatore Jones, Fabrizio de Andrè).
Visto che sto per andare in ferie, non avevo tantissima roba, però avevo ancora un po’ di “Quattro salti in padella”. Li cuocio e scopro che in realtà il giorno precedente avevo preso praticamente tutta la carne, ed erano rimaste solo le patate… Vabbé, avevo ancora una fettina nel freezer.
Poi tiro fuori degli affettati, e scopro che il prosciutto stava per scadere: anche lì nessun problema, naturalmente. Controllo poi di avere ancora delle scatolette di carne e tonno, che non consumo mai: apro il mobiletto… e non trovo nulla.
Ma il massimo è stato quando ho lavato i piatti: ero convinto di avere almeno due confezioni nuove di Svelto, e invece non ce n’era nessuna. Per fortuna che in quella vecchia c’era ancora un po’ di detersivo…
Insomma, i casi sono due: o sono rimbecillito del tutto – buona probabilità – oppure in realtà non sono solo in casa!
Aggiornamento: il giorno dopo sono andato al supermercato, comprato le scatolette, tornato a casa… e ho trovato le scatolette vecchie, esattamente dove mi immaginavo che dovessero essere.
Ora, escludendo i poltergeist, l’unica risposta che mi viene in mente è che ho bisogno di ferie.
(beh, almeno di Svelto non ce n’era davvero!)

Ultimo aggiornamento: 2002-07-31 12:49