Non ho nessun dubbio che il presidente del Senato abbia ragione, quando dice che il regolamento del Senato permette a qualcuno di votare per il vicino quando costui è fisicamente presente in aula, ma non sta nel suo seggio.
Posso anche essere convinto che tutti quelli che hanno “allungato le mani” l’abbiano fatto per i colleghi che erano andati un attimo a sgranchirsi le gambe, e non come simpatico regalo in modo che la loro diaria fosse regolarmente pagata.
Ma continuo a credere che sarebbe doveroso modificare il regolamento interno, in modo che nessuno abbia dei dubbi sul corretto svolgimento delle votazioni.
O no?
Ultimo aggiornamento: 2002-10-27 22:02