Ieri sera sono andato a una delle biblioteche di quartiere milanesi. Non ho trovato il libro che cercavo, ma comunque ho pensato di iscrivermi. Chiedo informazioni all’impiegata, che mi spiega tutto dandomi del tu.
La cosa non mi fa né caldo né freddo, naturalmente: ma il divertente arriva dopo che mi fa “puoi darmi un documento?”, io le consegno la mia carta d’identità, lei la apre e legge la mia data di nascita. La frase dopo: “qual è il suo domicilio a Milano?”
Ipocrisia allo stato puro, no?
Ultimo aggiornamento: 2002-02-22 03:24