MI sono sentito Dilbert

Dilbert, per chi non lo sapesse, è il protagonista di un fumetto (http://www.dilbert.com). Ingegnere al 100%, segni particolari una cravatta la cui punta va verso l’alto e una completa inettitudine nei rapporti interpersonali. A parte la cravatta e l’ingegneritudine, insomma, una buona immagine del sottoscritto.
In una vignetta di qualche anno fa, lo si vedeva al supermercato: il cassiere diceva “fanno 2 dollari e 87” e lui rispondeva “per semplificarle la vita le do 8 dollari e 12”. Nell’ultima vignetta vedevi lui pensare “eh, noi ingegneri abbiamo l’obbligo morale di aiutare chi non ha seguito la Via Maestra”, mentre il povero cassiere era lì a contare con le dita qual era il resto. Un classico esempio di differenza tra la teoria (5.25$ sono in effetti facili da pagare) e la pratica (si fa più in fretta a calcolare il resto su 3 dollari, anche se non è ottimale).
Bene. Ieri sera ho fatto spesa all’ipermercato, pago con 50000 lire e vedo che il resto è 9 euro e 69, al che faccio “vuole i trentun centesimi, così mi dà 10 euro tondi?” La risposta è stata un tarantolato “no!”, legato alla paura di restare con troppi spicci da contare la sera. Forse alla BCE hanno fatto male i conti con le monete necessarie.
Vado poi a fare il pieno al self service. La benzina era a 0.954 e io avevo 100000 lire, quando il pieno è di circa 90000. Guardando la tabella delle conversioni, noto che 100000 lire sono 51.65 euro e quindi mi fermo a 45.65, in modo da avere 6 euro esatti di resto. Arrivo alla cassa e mi vedo dare 11000 lire e una monetina: quando gli faccio “ma non era più semplice darmi sei euro?” il cassiere ci pensa un po’ e ammette “sì, ha ragione” (e per fortuna mi da gli euro!)
Vabbé, sarà meglio che mi calmi un poco :-)

Ultimo aggiornamento: 2002-01-09 00:58