Tralascio la barzelletta del nostro aereo militare fermo in Oman perché non funzionava un pezzo: sono cose che capitano a tutti.
Vorrei invece spendere due parole sul nostro sottosegretario ai Beni Culturali, o meglio sulla sua intervista rilasciata alla Stampa. Una cosa sacrosanta l’ha detta: non è poi così male che alla riapertura dell’ambasciata afgana ci sia anche un rappresentante del governo, ancorché a titolo personale.
Ma se si legge attentamente il testo, si noterà che lui voleva in realtà andare in Cina, a farsi una “vacanza di lavoro” con la sua compagna, e solo dopo avere scoperto che non avrebbe trovato nessun ministro locale (ma il capodanno cinese non cade a febbraio?) ha deciso di cambiare percorso all’ultimo minuto, con scorno della compagna che non farà certo una gita di piacere.
Non so: c’è qualcosa che non torna…
Ultimo aggiornamento: 2001-12-31 08:49