cooptazione grillina forzata

Ho appena scoperto via Paul The Wine Guy l’ultima, “simpaticissima” iniziativa del Re dei Bloggher. Pensate, una pagina intitolata “Tutti i blogger di beppegrillo.it”! Pensate! Non è bello sapere di poter far parte di una Grande Famiglia di Amici del Comico Riccioluto Genovese? E garantisco che la cosa è facilissima! Basta seguire tutte le istruzioni comodamente riportate in quella pagina, e potrai fregiarti di essere citato sul Blogh Più Importante d’Italia!
Peccato che la cosa sia troppo facile. Quello che beppegrillo™ ha fatto è semplicemente stato consigliare la gente a iscriversi a Technorati (un servizio che serve per vedere quanta gente ti cita) e usare uno script per tirare fuori gli indirizzi dei siti. È un po’ come dire che “tutti i blogger di .mau.” sono quelli citati qua. Come risultato collaterale, io che uso technorati sono appunto considerato un “blogger di beppegrillo.it”, e la cosa mi dà parecchio sui nervi. Sarebbe bastato intitolare la pagina “beppegrillo.it citato dai blogger” e non avrei avuto nulla da ridire (e non venitemi a dire che il testo della pagina inizia con «Qui sotto trovate l’elenco dei blog che hanno linkato, recentemente*, www.beppegrillo.it.». Un qualunque scalzacani sa che è il titolo quello che resta in testa, mica il testo).
Ad ogni modo, da oggi e con effetto retroattivo aggiungerò la formuletta magica rel="nofollow" ai miei link al Vate del Blogocono, sperando che Technorati rispetti la convenzione di non considerare esistente quel link.

Ultimo aggiornamento: 2008-12-30 18:16

6 pensieri su “cooptazione grillina forzata

  1. Ugo

    Caro .mau. capisco (e condivido) l’arrabbiatura ma…piano con il linguaggio: nell'”estasi” censoria mi usi parole dal sapore manzoniano (“scalzacani”)!?
    :-)
    Ciao

  2. Davide Inglima - limaCAT

    Io invece penso che seguirò la tua idea di creare un blog apposta per rompergli le balle su questa idea, e sì, ho soppesato il costo in pagerank ed ho deciso che non mi farò fermare da una formula matematica per dirgli che ha fatto una cagata.
    Grillo non é una persona stupida, ma per quanto riguarda la blogosfera mi sembra si stia comportando da lamer.

  3. Davide Inglima - limaCAT

    Ah sì, la cosa ironica é che alla fine per un link (automatico e senza il norel) é come se si facesse pagare in spot. “che figo il blog di beppegrillo, sentite quanto ha ragione beppegrillo”.

  4. Andreas

    Ciao,
    Volevo solo farti notare che rel=”nofollow” è semplicemente un modo per dire ai motori di ricerca di non aggiungere peso (in termini di influenza o rank) al link in questione. E`diverso dal dire (o dal pensare) che sia un modo per dire a technorati o ad altri motori di ricerca che il link non esiste. Il termine “nofollow” è stata una scelta piuttosto infelice perchè si presta ad essere male interpretata.
    Qui trovi la specifica, è spiegato bene (meglio di quanto possa fare io): http://microformats.org/wiki/rel-nofollow

  5. .mau.

    @Andreas: è ovvio che rel=nofollow non è un modo per bloccare il link – l’unico modo per farlo è non mettere il link. Però ha comunque un significato semantico implicito, un po’ come robots.txt non vieta a nessuno di cercare tutto il sito ma in pratica evita che le pagine siano indicizzate. Se gli sviluppatori del ragno di Technorati hanno scelto di onorare il significato semantico, sarò a posto: altrimenti inizierò a non mettere più il link esplicito.

  6. Andreas

    Ci riprovo… ;)
    L’unico risultato che ottieni, con rel=”nofollow” è quello di definire che tra la tua pagina e la pagina di destinazione del link non esiste alcuna relazione di avallo, approvazione, convalida. L’unica cosa che gli spider faranno è di seguire i link ma di non attribuire al link alcuna importanza ai fini del ranking della stessa. Ad esempio, se qualcuno prova a fare google bombing e nei link è presente il rel=”nofollow”, il bombing non funziona. Se qualcuno spera di scalare il rank di technorati (o google) con di link con il nofollow, non funziona.
    Semanticamente, il significato di rel=”nofollow”, nonostante l’infelice scelta del nome, è sempre quello… non ha niente a che fare con l’indicizzazione.
    Potresti provare invece a linkare utizzando tinyurl o is.gd: vedi l’ultimo punto nella lista Uses su http://is.gd/description.php

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