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parole:derivata

derivata

Oggi, più che di derivata, si sente parlare di derivati: quei contratti finanziari il cui valore dipende dall'evoluzione di un altro valore. Detto così non significa molto, ma se ce lo traducessero in “se l'azione X cresce dell'1% allora guadagnerai il 10%, ma se l'azione cala dell'1% allora perderai il 10%” magari inizieremo a capire che operare sui derivati non è effettivamente una cosa così bella. Ma che c'entra tutto questo con la derivata, intesa come funzione che viene calcolata mediante dei procedimenti che sembrano tanto esoterici (mai come gli integrali, ammetto però)? Beh, la storia è lunga.

In latino esisteva già il verbo “derivare”, ma con un significato ben diverso. Il termine infatti deriva :-) da “rivus”, ruscello, e aveva il significato di “condurre le acque fuori da”. Questo significato è rimasto ancora oggi nella parola “derivazione”, anche se più che alle acque di un canale si pensa oggi all'aggiunta di un cavo elettrico. Dante usò il verbo con il valore di “avere origine”, ma già nel XVI secolo per Annibal Caro c'era il significato traslato di “trarre, dedurre”. Ed è effettivamente questo il significato che è passato in matematica… solo che all'inizio si parlava di funzioni derivate “in genere”, cioè funzioni che si ottenevano a partire da altre funzioni usando un operatore. Perché poi ci si sia limitati a chiamare così unicamente la funzione ottenuta con l'operatore di differenziazione… mi spiace, ma questa volta non sono riuscito a scoprire il perché. Oggi dev'essere una giornata non delle migliori. Mi sa che dovrà passare ancora un bel po' d'acqua sotto i ponti (magari deviata…)

Da un certo punto di vista, però, il significato più vicino a quello etimologico resta quello dei prodotti finanziari: basta pensare come posono scorrerci via i soldi se ci mettiamo a giocare pericolosamente in borsa.


corollario - (↑ indice) - equazione

parole/derivata.txt · Last modified: 2010/11/29 17:44 by xmau