Giovedì 28 agosto, h 8

Piove. Non lo credevamo possibile, eppure sta piovendo, per la gioia degli asciugamani stesi ad asciugare, e contro le statistiche che davano zero giorni di pioggia a luglio ed agosto.

h 11

La pioggia è smessa dopo una mezz'oretta, ma il cielo è ancora coperto, e soprattutto c'è un'umidità che sembra di essere a Milano. Abbiamo pagato l'albergo (nessuna sorpresa), abbiamo distribuito le ultime due sottilette ai due mici residenti che hanno molto apprezzato, e ci siamo accinti a comprare un backgammon. Il guaio è che abbiamo scelto un negozio non turistico, e abbiamo pagato 45 euro la tavola (passi) e 15 euro le pedine che saranno anche molto belle ma sono pur sempre di plastica. Il guaio è che quelle incluse erano davvero brutte, e non ce n'erano di legno delle dimensioni giuste. La signora di una certa età che gestisce il negozio affermava che nessun cretese avrebbe mai giocato con delle pedine troppo piccole: anche se Anna ha risposto "ma noi non siamo cretesi", non è servito a molto.

h 15

Il viaggio verso Rethimno è stato tranquillo, anche se c'è stata ancora una spruzzata di pioggia. Abbiamo anche scoperto dov'è l'albergo che abbiamo prenotato. Abbiamo fatto un giro rapido per la città vecchia, e la sensazione di entrambi è che Hania era molto meglio. Nemmeno quest'ultima era ben tenuta, ma qui siamo proprio sul lasciare andare a ramengo tutto. Forse è quello che le guide definiscono come "sapore arabo"?

Siamo passati all'albergo, ma c'era solo una ragazza che non parlava inglese, e io per una volta non avevo dietro il mio "Parlo greco". Poco male.

Abbiamo anche fatto acquisti, una tovaglia per casa e un po' d'erbe da infusi. Nota: qui si sente spesso parlare italiano, sicuramente più che a Hania.

h 18

Delusione. Visto che il tempo sembrava essersi rimesso abbastanza al bello, volevamo andare in spiaggia nella zona di Panormos e Bali. La guida dava una preferenza a quest'ultima, così ci siamo diretti là. Dall'altro essa sembrava effettivamente molto bella, ma scendendo abbiamo scoperto che non era esattamente così. Le cale indicate nella guida erano davvero microscopiche, e riempite di ombrelloni: l'unica parte un po' libera era quella ad est, ma in compenso l'acqua non era assolutamente invitante. Né tanto meglio ci è andata a Panormos: la spiiaggia era un po' più libera e ampia, ma l'acqua non è che fosse così migliore. Insomma, niente spiaggia: siamo qui seduti in un bar di Panormos a prendere un po' d'aria.

Bali (che significa "miele", dal turco) è ormai un posto biecamente turistico, checché ne dica la Lonely Planet; il tedesco credo sia la lingua primaria del posto, forse supera anche il greco.

h 20

Nel ritorno verso Hania abbiamo visto un paio di auto che ci hanno lampeggiato: dopo qualche centinaio di metri, effettivamente c'era una pattuglia della polizia. Mi è restato un dubbio: chi abbiamo incrociato era italiano, oppure è un gesto internazionale?

Siamo poi arrivati all'albergo. Piccolo problema: in reception non c'era nessuno, solo una coppia di giovani nella hall che se ne stava andando. Siamo rimasti lì come degli allocchi per un quarto d'ora, fino a che è entrato un tipo che era effettivamente il recezionista e ci ha dato la chiave della nostra stanza. La camera è stata una delusione: piccola, con un letto da una piazza e un terzo, e un microbagno con lavabo illuminato e wc e doccia praticamente al buio. Non è stato un grande affare, temo.

h 22:30

Per la cena abbiamo seguito le indicazioni della guida Clup, e siamo andati alla taverna Stellina, da Nikos. La maggior fregatura è che il posto non sta in Rethimno, ma in un paesino periferico, Missiria; per arrivarci occorre prendere la strada vecchia, passare Perivola, entrare per un duecento metri nel paesello, e fare attenzione sulla sinistra. Ah, l'insegna è scritta in greco! Se si arriva dalla strada nuova, si esce a Perivola, e poi si gira a destra.

La cucina è davvero buona, e faccio una menzione d'onore per le polpette di zucchine. Non è nemmeno un posto caro, l'atmosfera è amichevole, e si può sempre fare un saluto al cuoco e titolare, che si è laureato in Italia (in sociologia...). Insomma, il posto è consigliato!

Da qua Bali sembra meglio .


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