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Il Gergo Telematico: aggiornamento 1.92

[*] @
- Il mitico carattere che negli anni '90 ha fatto tanto "Internet" presenta alcune difficoltà ad essere definito a voce. A parte il filologicamente corretto "at" (è il vero significato inglese, si trovava scritto nelle liste "5 chairs @ 8p ea.") e l'italiano "chiocciola" che è entrato nell'uso comune, si sono sentiti in giro termini come "et" (pronunciato alla pseudoamericana), girello, ghirigoro, sgorbio. [LL] A Napoli, all'università, negli anni '80 il carattere veniva addirittura chiamato... "delta" [PB].
articolo sm.
- Ciascun singolo messaggio di testo in un newsgroup. Il nome serve per distinguerlo da un messaggio di posta elettronica. Etim.: dall'inglese article.
blog sm.
- La moda 2002/2003. Un "diario in rete" sotto forma di pagina web con una serie di brevi testi, ciascuno con indicata la data di inserimento. Nonostante tutto quello di cui anche i giornali hanno scritto, non c'è nulla di più specifico: tanto per dire, la maggior parte dei b. prevede la possibilità di commentare i testi, ma molti non lo permettono: un b. può avere più di un estensore; gli argomenti trattati possono essere di ogni tipo. Etim.: voce inglese, contrazione di "weblog", diario in rete. Att.: i primi esempi americani su Usenet risalgono a fine 1999, mentre "weblog" è del 1996. Interessante notare che prima di allora "blog" era un tipo di cocktail. In Italia, il termine sembra entrato in uso a gennaio 2001, anche se ovviamente esistevano già vari b.
bloggatore sm.
- Chi mantiene un blog. Etim.: calco dall'inglese "blogger".
blogosfera sf.
- L'insieme dei blog, visti come un insieme interconnesso e naturalmente autoreferenziale. "Nella blogosfera non si parla più della guerra". Etim.: calco dall'inglese "blogosphere".
copincolla sm.
- L'operazione compiuta quando si seleziona una parte di testo per riportarla altrove. Notate che per avere un c. vero e proprio, deve esserci un segno visibile della selezione effettuata. Var.: copiaeincolla, copiaincolla. Cfr. tagliaecuci. Etim.: adattamento dell'inglese "copy and paste".
deriva degli argomenti loc.
- Il fenomeno per cui nei luoghi di discussione multipla (mailing list e gruppi news il titolo del messaggio non ha più alcuna somiglianza con il contenuto del messaggio stesso, che ha preso una strada del tutto sua partendo da un commento collaterale che viene usato come base per la risposta. Legato generalmente alla pigrizia di chi risponde senza cambiare titolo, ha però degli strenui sostenitori che sostengono che Ciò è Bene, perché permette di mantenere ordinati i thread di discussione... bah. Cfr. deriva digitale. Etim.: coniato dal sottoscritto nell'ambiente dei newsgroup.
deriva digitale loc.
- Il fenomeno per cui un messaggio che viaggia per la rete come "Catena di Sant'Antonio" viene inesplicabilemte modificato nelle sue successive incarnazioni. Il primo famosissimo esempio fu lo spam di tale "Rasmus Lind" che in Italia divenne più noto come "Ramsus Lino". A differenza della deriva degli argomenti, dove è naturale che i temi cambino, qui sembra impossibile che un'operazione che non dovrebbe essere altro che un copincolla possa dare queste differenze. Misteri telematici. Etim.: coniata da Paolo Attivissimo.
free software sm. inv.
- Il software "libero", che a differenza del freeware non è necessariamente gratuito, ma in compenso deve venire distribuito con il codice sorgente, e lasciare espressamente la possibilità di modificarlo e rivenderlo... sempre con queste condizioni. Gli americani parlano di "free as in speech". Per chi è abituato alle condizioni Microsoft ciò può sembrare assurdo, ma nel mondo Unix questa più che l'eccezione è la regola; sono assai noti ad esempio i prodotti GNU, ed esistono persino società che guadagnano soldi semplicemente offrendo l'assistenza su questi programmi, come la Cygnus (il cui nome è un acronimo ricorsivo che sta per "Cygnus, Your GNU Support").
[*] freeware agg. inv.
- "Aggratis". Un programma freeware è liberamente utilizzabile senza richiedere il pagamento di alcunché. La differenza tra il freeware e il PD sta nel fatto che nel freeware l'autore ha messo un copyright sul programma, e quindi si è mantenuto dei diritti, permettendo però libera copia ed utilizzo. Notare la differenza con il free software. Gli americani, che pur con tutte le parole della loro lingua non hanno questa distinzione tra i due significati del termine, spiegano che il freeware è "free as in beer".
[*] gente con un dito solo loc.
- Gli utenti Macintosh. Anche se soprattutto a partire da System 7 è possibile utilizzare un Mac senza nemmeno toccare il mouse, c'è stato un periodo in cui la maggior parte degli utenti o non lo sapeva o si sarebbe fatto torturare pur di non ammettere questo obbrobrio. Usare la tastiera per qualcosa che non fosse scrivere? Se a ciò si aggiunge il fatto che il mouse Mac aveva un solo pulsante, si può capire perché agli utenti Macintosh servisse un solo dito. In realtà mi è stato fatto notare che essi hanno almeno due o tre dita, che venivano usate contemporaneamente per premere il povero tasto. Un sistema a prova di malfunzionamento? Sembra che la ragione "ufficiale" per il singolo tasto del mouse Mac sia che, secondo gli ingegneri Apple, tale scelta rispecchiasse la filosofia di semplicità e sistema a prova di errore. Con un solo tasto non si può premere quello sbagliato! [VV]
[*] gif /gif/, /ghif/ sf.,sm.
- 1. Una rappresentazione di una immagine secondo il formato GIF (Graphic Interface Format), uno standard di rappresentazione immagini nel mondo PC, sviluppato su CompuServe. Il formato GIF è utilizzato soprattutto per marchi e logo che utilizzino pochi colori (ne permette al massimo 256, uno dei quali può essere il cosiddetto "trasparente"). Negli ultimi anni, anche per via di una brutta storia di brevetti, è stato in parte soppiantato dal formato PNG. - 2. (arc.) Una qualunque immagine, nei primi anni '80 quando altri formati come JPEG non erano ancora di uso comune.
guglare vi.
- Effettuare una ricerca col motore di ricerca Google. Var.: gugolare Att.: febbraio 2002 su Usenet, coniato da "Paperino". Etim.: dal nome di Google, che a sua volta è un gioco di parole dal termine "googol" che sta a significare 10^100. No, non ci sono così tanti documenti al mondo. [GDA]
[*] guru meditation sf.
- Il piantarsi di un Amiga. Con le prime versioni del Workbench (l'ambiente base dell'Amiga), nel caso di un errore di sistema il calcolatore rimaneva appeso e poi compariva il criptico messaggio "guru meditation #xxxxxxxx". Le leggende informatiche narrano che la prima versione del Workbench uscì in tutta fretta senza che ci fosse la possibilità di un debug completo, e che uno dei programmatori fosse un seguace di una qualche religione orientale, e decidesse di lasciare "meditare" il calcolatore quando si fosse trovato in una situazione che non riusciva a superare. Altri affermano che era semplicemente un modo simpatico per esprimere l'irreversibilità dallo stato di errore poiché "Quando il Guru medita, non può essere disturbato!". [VV] Purtroppo (o per fortuna?) le versioni successive del Workbench eliminarono tale caratteristica.
[*] JPEG /geip'eg/ acr.
- Un sistema di compressione di file immagine che, a differenza dei formati come il gif, rinuncia a mantenere una copia esatta dell'originale, ma in compenso dà risultati ottimi ad occhio nudo con un rapporto di compressione molto maggiore nel caso di immagini di tipo fotografico. Permette diversi livelli di compressione, ed anche una modalità cosiddetta "progressiva" nella quale l'immagine appare subito, e diventa sempre più definita man mano che viene ricevuta. [VV]
[*] porta sf.
- 1. Nei calcolatori, i connettori a cui si possono attaccare delle periferiche esterne. Un tempo si parlava di porta parallela (per la stampante), porta seriale (per tante cose, tra cui il modem), porta giochi (per il joystick), e porta mouse; oggi è più facile trovare le porte USB e quelle FireWire. - 2. [UNIX] Il numero che identifica il tipo di servizio di rete cui ci si vuole connettere. Ad esempio, telnet usa la porta 23, mentre HTTP generalmente usa la 80. Etim.: dall'inglese port ("porto", nel senso traslato di "punto di ingresso" come la New York Port Authority), sovrapposto al significato italiano femminile di porta. [MAX]
postincrocio sm.
- In Usenet, l'operazione di inviare un unico articolo in più di un newsgroup, perché - a torto o a ragione - si crede che possa interessare ai partecipanti di ciascuno di essi. Etim.: creazione di Massimo Manca, ispirato dal termine inglese "crosspost".
realtà" sf.
- Un qualunque concetto cumulativo. Un po' come dire "cosa", ma con l'aria di essere intelligenti. "Ma nella nostra realtà la realtà di rete è tale per cui non è chiaro che la realtà dell'utenza ne venga a beneficiare" è una frase che dovrebbe significare "Ma nella nostra ditta usiamo un insieme di rete tale per cui non è chiaro che gli utenti che abbiamo ne vengano a beneficiare". Visto come si perde in funzionalità? [AT]
[*] tagliaecuci sm.
- L'operazione compiuta quando si elimina una parte di un documento, e la si riposiziona altrove, a differenza del copincolla dove viene appunto copiato il testo. Etim.: adattamento dell'inglese "cut and paste", forse associato all'idea del "cucire gli abiti addosso"? Var.: taglia e incolla (più antico)
[*] tre dita magiche sf. pl.
- La combinazione di tasti che permette di resettare un sistema che si è piantato. Nei PC-IBM tale combinazione è Control-Alt-Del, scelta inizialmente perché era impossibile schiacciare per errore questi tre tasti con un'unica mano. Peccato che con le tastiere estese questo sia facilissimo!
Tra l'altro, non tutti sanno che perfino i Macintosh hanno avuto l'equivalente delle tre dita magiche, anche se nessuno le usava. La combinazione di tasti Command-Option-Escape cercava di chiudere immediatamente il task (chiedo scusa: l'applicazione!) in corso senza nessuna domanda di salvataggio o altro: comodo quando la situazione sembra precipitare e si vuole salvare il salvabile. La combinazione di tasti per resettare forzatamente il Macintosh (equivalente a Control-Alt-Del su PC) era invece Command-Option-Avvio (cioè il tasto di accensione). Il nostro corrispondente afferma che su alcune serie di iMac, e forse anche sotto OS X, tale combinazione però non funziona più.
UDP /udip'i/ acr.
- Acronimo per Usenet Death Penalty, la Pena di Morte Usenet applicata ai siti che non accettano le regole comuni di partecipazione. Nell'uso italiano, consiste generalmente nel non accettare articoli per gruppi moderati dagli utenti del fornitore di servizio corrispondente.
uTINto sm.
- Persona che si connette a Internet via TIN (inteso come Telecom Italia Network, quello che ora è tin.it). Il termine è stato coniato da Sleepers, come rapido sistema per definire la propria appartenenza durante la UDP contro quel fornitore di servizio. Attualnente caduto in disuso.
vaffangoogle! int.
- Invito (non necessariamente educato) a trovare da solo con un motore di ricerca dei documenti rilevanti. Att.: aprile 2002 su Usenet, coniato da "Paperino". Etim.: da Google. [GDA]

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Compilazione © 1993-2003 Maurizio Codogno
Alcune voci sono liberamente adattate dal "Jargon File" v. 4.0.0 e precedenti, a cura di Eric S. Raymond.
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