servizio metropolitano

Per Expo era stato promesso che la linea lilla della metro avrebbe fatto il percorso completo (Bignami-San Siro). Poi hanno fatto un po’ di conti e hanno visto che non sarebbero stati in grado di aprire tutte le stazioni, e così si è detto “nema problema, la apriamo fino a San Siro ma senza le fermate in mezzo” (quelle tra Garibaldi e Lotto esclusa Domodossola che serve come interscambio con il passante). L’inaugurazione era prevista per il 27 aprile.
Poi si è scoperto che i treni sono arrivati in ritardo e quindi non sono stati testati a sufficienza, e così l’inaugurazione è slittata di due giorni, al 29 aprile. Solo che la sera del 29 aprile ci sarà una partita di calcio a San Siro. Dunque? Semplice, il 29 dalle 18 in poi la metro limiterà a Domodossola, per evitare che qualcuno la usi per andare allo stadio e stressi troppo la linea. Forse c’è qualcosa che non va.

Ultimo aggiornamento: 2015-04-10 10:14

4 pensieri su “servizio metropolitano

  1. enrico

    c’è sicuramente qualcosa che non va. la devi smettere di aspettarti comportamenti lucidi e coerenti da parte di certi tecnici e amministratori…

      1. Daniele

        Il caso della metropolitana di Roma lo considererei a sé, penso che non abbia senso fare raffronti con altre città. Roma è l’unica città del Pianeta Terra che ha sotto di sé una metropoli archeologica che duemila anni fa aveva un milione di abitanti. Se le altre città hanno più linee di metropolitana di Roma, è semplicemente perché duemila anni fa erano dei villaggi di capanne.

        1. un cattolico

          Una qualche soluzione dovrà pur trovarsi, e difficilmente potranno essere i mezzi di superficie, quand’anche si proseguisse nella direzione del sòr Ignazio (pedonalizzare indiscriminatamente, senza potenziare alcunché di pubblico).

          Ipotizzo banalmente: se a Libia (linea B1) si è andati ben 36 metri sotto il piano stradale, per passare sotto l’Aniene, perché non si può far altrettanto altrove, onde evitare gli inevitabili lunghissimi tempi morti (con conseguenti spese n-uplicate) dati dalla Soprintendenza, dall’eventuale spostamento dello spostabile, dall’eventuale valorizzazione di ciò che non è spostabile (vd. sotto Piazza Venezia)?

          Certo non sarà il massimo della comodità tutta quella sequenza infinita di scale mobili, ma se può valere una città più vivibile, possibile che ci siano tutti questi freni economici/geologici a scavare più in profondità?

          Ci saranno senz’altro, però vorrei sapere quali sono. :)

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