martedì 16 agosto

La notte l'ho passata dormendo maluccio, un po' per il caldo - alla fine si è lasciata socchiusa la finestra... - un po' per il letto che era per me nuovo e sicuramente troppo morbido. Per Anna è stato molto peggio: l'ho vista sempre sveglia, e ha persino passato delle ore a finirsi il libro che stava leggendo, e che comunque non è che le sia piaciuto troppo. Ci siamo alzati così dopo le 9:30, il che ha portato a una serie di problemi vari, come il fatto che siamo alla fine partiti alle 11 e mia mamma ci ha guardato male perché ci voleva a pranzo per le 13.

Abbiamo così scelto di andare al Lago Nero, che mi sembrava l'unica alternativa raggiungibile in quel poco tempo. Siamo così partiti in macchina verso la Malciaussia, in modo che Anna ha potuto ammirare il panorama dell'alta valle di Viù, e ammirare un po' meno la larghezza, per usare un termine non troppo corretto, della strada. Arrivati su al lago, abbiamo trovato una quantità incredibile di persone, forse anche per il tempo. Infatti la giornata è stata davvero favolosz. Tutto il giorno non c'è stata una nuvola una, il che non capita davvero spesso da queste parti... Trovato a fatica un posto per l'auto, ci siamo incamminati sul sentiero per il Lago Nero, insieme a non so quante altre persone, dalla madama settantenne al bimbetto portato sullo zaino dai genitori alle suorine. Però non siamo arrivati alla meta: a un certo punto abbiamo guardato l'orologio e capito che non ce l'avremmo comunque fatta; al che dietrofront e rientro alla base praticamente in tempo per il pranzo.

Il pomeriggio è stato dedicato alle relazioni sociali. Abbiamo preso il caffè al Rocciamelone salutando Romana, e naturalmente arrivati al Grandusseglio c'era Enzo che ci ha visti e bloccati, e visto che un secondo caffè era improponibile ci ha offerto un gelato mentre ce ne siamo stati un po' a chiacchierare. Siamo poi scesi a Viù a vedere se trovavamo i fermenti per colazione, e già che c'eravamo Anna ha deciso di comprare un po' di formaggio. Oh, io ho fatto fatica a entrare nel negozio: è inutile, non sopporto certi odori!

Tornati su, tanto per curiosità ho acceso la radio della macchina sulla frequenza di Radio Popolare... e ho sentito Radiopop. In effetti mi è venuto in mente che anni fa quassù si ascoltava il Gazzettino Padano; non so bene perché, ma il segnale dai ripetitori lombardi arriva fino a qua. Ho provato allora ad accendere la radiolina che mia mamma non sa di avere qui in montagna, che però non ha dato segni di vita. Le pile si saranno scaricate, ho pensato, e le ho tirate fuori. In effetti avevano la scritta "da usare preferibilmente entro": l'"entro" era marzo. 1994. Avevano tutto il diritto di essere esauste.


Il lago di Malciaussia
Lo stemma di Usseglio sulla facciata del municipio
La facciata della parrocchiale di Usseglio
Il campanile della chiesa di Viù

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