Giovedì 4 dicembre

La colazione al Brenton Lodge è naturalmente lussuosissima come tutto il resto. Ci è stata portata nel terrazzino del cottage alle 8:30, e comprendeva le classiche cose, ma tutte fresche, e sempre con una scenografia senza paragoni. Davvero un ottimo modo per iniziare la giornata!

Rifocillati, siamo partiti per il giro della penisola, iniziando da Hot Beach. Il nome non le è stato dato perché la sabbia bruci, ma per una ragione molto più curiosa. C'è una sorgente termale calda che arriva quasi in superficie, e che si trova sotto questa spiaggia. Così quando c'è bassa marea - altrimenti la spiaggia è coperta dall'acqua - si può arrivare, portarsi una pala o naturalmente affittarla lì accanto, scavarsi una buca che si riempie con l'acqua termale e avere la propria piscina personale. In effetti c'era un po' di gente che si dedicava a questo lavoro fai-da-te, ma se devo essere sincero io sono piuttosto scettico al riguardo.
Noi ci siamo limitati a passeggiare sulla spiaggia, che prosegue per un buon chilometro. Non abbiamo fatto il bagno anche perché lì intorno era pieno di cartelli che intimavano di stare attenti alle correnti, probabilmente perché sono morti un po' di nuotatori. Ci siamo anche messi a raccogliere un po' di conchiglie come dei bambini! Ritornati alla macchina, ci siamo divertiti a vedere un cagnolino evidentemente assetato che si buttava sotto la doccia a bere tutte le volte che qualcuno l'azionava!

In zona ci sarebbe anche la Cathedral Cove, un'altra baia dove si può entrare solamente con la bassa marea passando sotto una roccia forata. Però eravamo già fuori orario con la marea, e non ho avuto voglia di provare a recarmici per poi vedere che non si poteva fare più niente. Così abbiamo proseguito per la strada principale, arrivando alla fine a Coromandel, o "Coro" come la chiamano là quando hanno fretta: abbiamo anche trovato un pulmino targato "IN CORO". Ah, l'accento è sulla a, anche se naturalmente a noi viene naturale metterlo sulla e. Essendo già ora di pranzo, ci siamo pigliati un panino al volo da ... Bruno Rossi. Io pensavo già ad un emigrato di lunga data, ma era tutta una finta. Sembra che ci sia una catena di locali in franchising con questo nome, e a questo punto non sono neppure certo che il signor Rossi sia davvero italiano.
Non ho timore di ammetterlo. Il passaggio da Coromandel l'ho anche voluto per andare a vedere la Driving Creek Railroad. Dovete sapere che c'è un tizio di nome Barry Brickell che nel 1961 è arrivato in città per fare l'insegnante di scienze. Dopo sei mesi capì che quello non era il suo desiderio maggiore, e così si licenziò e si mise a fare il ceramista per vivere. In quegli anni la penisola stava per avere una forte (in termini neozelandesi) immigrazione da parte di una comunità più o meno alternativa, e gli affari gli andarono bene, tanto che si comprò un terreno collinare.
In questo terreno c'è una cava di argilla, il che gli faceva comodo. Solo che era un po' in alto, e quindi doveva trovare un sistema comodo per prenderla. Essendo un tipo un po' fuori di testa, decise che sarebbe stato simpatico costruirsi una ferrovia personale. Si mise così a studiare il tracciato, e preparò il percorso. Ma probabilmente ci aveva preso gusto, e quindi continuò a mettere binari anche oltre la cava. A un certo punto decise che magari anche altra gente poteva essere interessata: chiese così l'abilitazione al ministero dei trasporti, per potere offrire dei viaggi turistici a chi arriva lassù. I lavori sono sempre andati avanti: l'ultima estensione è terminata quest'anno, ed è stata costruita in cima alla collina la Eyefull Tower, un ottagono in legno con vista sull'oceano che secondo i suoi piani dovrebbe diventare un posto per ricevimenti e vendere un po' di ceramica.
A dire il vero, la ceramica la continua a fare e vendere alla stazione di partenza, con una sinergia degna di nota. Nel frattempo, ha anche aperto una scuola di ceramica, ha fatto in modo che il suo terreno diventasse un parco naturale "personale" che passerà allo stato alla sua morte, sta ripiantando kauri a tutto spiano, e cerca di convincere dei finanziatori per fare un battello a vapore che faccia servizio nelle coste della penisola. Tipo vulcanico, non c'è che dire.
Per gli appassionati, aggiungo che la ferrovia è a scartamento ridottissimo: 15 pollici, cioè 38 centimetri. Anche così, non era facile fare tutte le curve necessarie per salire le pendici della collina, quindi il percorso ha cinque punti in cui il macchinista deve cambiare direzione di marcia. Nell'ultimo tratto costruito in questi anni, poi, Brickell si è lanciato davvero: ha commissionato un ponte a doppio livello, dove il treno passa nelle due direzioni. Naturalmente non si è dimenticato di essere un ceramista, e ha decorato con piastrelle fatte in casa uno dei tunnel del percorso; direi che tra lui e i suoi amici sono anche dei discreti bevitori, a giudicare dal numero di bottiglie vuote che sono state usate per rinforzare le pareti!

Dopo questa gratificazione della mia parte bambinesca, abbiamo finito il giro della penisola. La strada sul lato ovest è molto più vicina al mare: i colori dell'acqua sono tra l'altro bellissimi, e vanno dal verde smeraldo all'arancione! Immagino che ci sia molta sabbia che però non viene mossa.
Rientrati al Brenton Lodge e fattici ancora una bella sessione di idromassaggio, ci siamo posti il problema di dove andare a mangiare cena. Non è stato difficile girare tutta Whangamata, e scoprire che forse la cosa migliore era ritornare da Oceanas e provare qualche altro suo piatto. Tutto detto.

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