domenica 20 agosto

La nostra stanza dava esattamente sopra la sala del matrimonio. Non è stato piacevole, ve l'assicuro. La mattina dopo ci siamo svegliati con molta calma, per cercare di recuperare almeno in parte il sonno perduto. Di per sé la festa vera e propria deve essere durata fino a mezzanotte e mezzo, ma si sa che ci sono sempre i ritardatari... Siamo comunque scesi nella sala, dove siamo riusciti a fare una colazione ultraabbondante, probabilmente anche con qualche avanzo della festa di ieri. L'uovo alla coque che ci è stato portato di default è però sicuramente fresco, ed è stato chiaro che il padrone dell'albergo è rimasto molto male quando l'abbiamo guardato in faccia con l'aria di chi non si riesce a capacitare della possibilità di mangiare quella roba a quell'ora del mattino. Alla fine ho avuto un momento di debolezza e ho detto "massì, io lo prendo": si è vista la faccia del tipo tornare rapidamente raggiante, dopo che per un attimo si era detto tra sé e sé qualcosa tipo "sono pazzi questi italiani".

Rimessici più o meno in sesto, abbiamo preso la macchina sotto un tempo che definire pessimo era dir poco e ci siamo diretti verso Baden-Baden, dove siamo arrivati relativamente tardi nella mattinata, ma non troppo tardi per quello che volevamo fare: andare al Casinò. No, non a giocare: la domenica mattina ci sono delle visite guidate dove con l'esborso di quattro euro una guida racconta un po' di cose varie, e i turisti possono dire ooooh! a vedere le varie sale. La nostra guida era una tipa piaciona che spiegava tutto in tedesco e inglese ma era sempre pronta a salutare le persone di altre nazionalità. A un certo punto si è visto che voleva sapere come si diceva "il Reno" (inteso come fiume) in italiano per farci felici, ma non gli veniva... mi sono risvegliato dal mio torpore, gliel'ho detto, e siamo stati per un attimo tutti più felici. A parte questo, devo dire che non è che il casinò sia poi chissà che cosa: sale un po' pacchiane per i miei gusti, ma tanto è chiaro che i giocatori non ci stanno nemmeno attenti. Contenti loro...

Finita la visita, ci siamo fatti una bella camminata sulla Lichtentaler Allee, parallela al fiume, che porta appunto a Lichtental, dove c'è un complesso cistercense che ovviamente ci siamo visti solo da fuori. Abbiamo visto lì vicino una locanda, Zur kleinen Kneipe, e abbiamo inopinatamente pensato di pranzare là. Io ero tutto felice, visto che era un'ora quasi civile (le 13:16) e oltre a noi c'era solamente una tavolata con sette-otto persone. Ecco. Avrei dovuto sapere che sarei stato punito. La nostra roba - nulla di eccezionalmente complicato, in fin dei conti eravamo in una Stube tedesca - è arrivata alle 14:11. Esatto. Cinquantacinque minuti di attesa, con l'ulteriore fregatura che dopo una mezz'oretta è arrivato uno di quei temporali assurdamente forti, che ovviamente ci ha impedito di dire qualcosa tipo "è stato un dispiacere, questi sono gli euro per le birre, e lasciate pure stare viva quella povera bestia che avrebbe dovuta esserci portata da mo'". Potete immaginare in che stato io ero. Ciliegina sulla torta: la settimana prossima il locale sarebbe stato chiuso per ferie. Le avessero anticipate!

Rifatta la Lichtental Allee con un residuo di pioggerellina, siamo ritornati nella zona centrale, e siamo andati a vedere le antiche terme romane (il biglietto costa 2 euro), dove siamo stati costretti a prendere un'audioguida che ho lasciato perdere dopo tre minuti. Avete presente come un tedesco può mettersi a fare una descrizione davvero particolareggiata di qualcosa? Ecco, il risultato era quello: fortunatamente in inglese, ma comunque una palla unica, ve l'assicuro. L'unico modo per rilassarmi è stato andare alle terme "classiche" di Baden-Baden, vale a dire il Friedrichshof. Si paga bene, intendiamoci: 28 € compreso il massaggio col guanto di crine. È anche da dire che il servizio è davvero completo, dagli asciugamani al cioccolatino dopo il percorso per recuperare un minimo di energia.
Ormai eravamo degli esperti del Textilfrei e non ci siamo per nulla preoccupati: d'altra parte, con una logica che ci è sfuggita, la parte di sauna era separata, mentre ci si trovava tutti insieme appassionatamente nelle vasche termali, che sono parecchie a temperatura sempre più bassa. Posso aggiungere che ho perso sei etti di sudore, visto che all'inizio pesavo 82.5 Kg e alla fine 81.9 Kg; la mia bella figura me la sono fatta al frigidarium (dove sono riuscito a immergermi da solo senza dover fare vedere alle altre due quanto ero coraggioso), dove mi ero messo a chiedere qualcosa a uno degli incaricati in tedesco, salvo poi accorgermi che il nome e la faccia erano indubbiamente italiani. A mia parziale tranquillizzazione, il tipo è rimasto stupito quando gli ho parlato in italiano... Rispetto alle terme di Badenweiler, le ho trovate troppo serie per i miei gusti: probabilmente faranno più bene al corpo e allo spirito, nello stanzone del riposo finale mi sono persino addormentato, ma ribadisco che il clima qua non era esattamente quello che mi piace.

Abbiamo ancora fatto due passi per la città, e alla fine abbiamo preso un aperitivo (Anna e Marina) e un gelato (il solito vizioso), facendo però fatica. D'accordo, era domenica, ma trovare tutto chiuso alle 18:30 di una giornata di estate mi pare francamente un po' esagerato. Anche il nostro bar-gelateria stava aspettando ansiosamente che noi ci decidessimo ad alzarci... mah, si vede che le terme ormai sono appannaggio di persone di una certa età che alle sei di sera pensano già a cenare, e quindi il commercio si è adeguato. Ce ne siamo così tornati a cenare al nostro albergo, dove eravamo da soli; un favoloso miglioramento rispetto a ieri. Non parliamo poi della notte... silenzio perfetto, una gioia.


ieri... | inizio... | domani... | notiziole... | home page...