Per k = 1 abbiamo 3×5 + 2 = 17, per k = 2 abbiamo 3×5×17 + 2 = 257. Possiamo usare questi come base per l'induzione. Nel caso generale, abbiamo F0F1F2...Fk = (F0F1F2...Fk−1)Fk = (Fk −2)Fk = (2^(2^k) − 1)(2^(2^k) + 1) = (2^(2^k))^2 − 1 = (2^(2^(k+1))) − 1 = Fk+1 − 2.
Dato questo risultato, possiamo dimostrare come corollario che i numeri primi sono infiniti. Per prima cosa mostriamo che due numeri di Fermat distinti sono primi tra loro. Se abbiamo che Fm e Fn, con m ≤ n, hanno un fattore comune p allora p divide F0F1F2...Fm−1 e quindi anche Fm − 2. Ma questo è impossibile perché l'unico primo che potrebbe dividere Fm − 2 e Fm sarebbe 2, ma i numeri di Fermat sono tutti dispari. A questo punto, ciascun numero naturale può essere scritto come prodotto di numeri primi; ma poiché i numeri di Fermat sono sempre primi tra loro ciascun numero primo può apparire al più in un numero di Fermat. Poiché questi sono infiniti, anche i numeri primi devono esserlo. Per la cronaca, questa dimostrazione si deve a Goldbach.