«Ci sono sicuramente cose peggiori che avere torto, ed essere noiosi e pedanti sono sicuramente tra di esse.» |
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--Mark Kac (1914-1984) |
«La scienza della matematica presenta l'esempio più brillante di come la ragione pura può ampliare con successo il suo dominio senza l'aiuto dell'esperienza.» |
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--Immanuel Kant (1724-1804), citato in The Mathematical Intelligencer v. 13, n. 1, inverno 1991. |
«Tutta la conoscenza umana inizia pertanto con le intuizioni, procede quindi con i concetti, e termina con le idee.» |
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--Immanuel Kant (1724-1804), citato in Hilbert, Foundations of Geometry. |
«Ben si poté da principio credere che la proposizione 7 + 5 = 12 sia una semplice proposizione analitica deducibile secondo il principio di contraddizione dal concetto della somma di sette e cinque. Ma, se si considera meglio la cosa, si vede che il concetto della somma di sette e cinque non contiene niente di piu che l'unione di due numeri in uno solo. Il concetto di «dodici» non è in nessun modo già implicato nel puro concetto di quella addizione.» |
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--Immanuel Kant (1724-1804), Prolegomeni a ogni metafisica futura, trad. Piero Martinetti. |
«La matematica non è ancora in grado di gestire l'ingenuità dei matematici.» |
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--Abraham Kaplan, Sociology Learns the Language of Mathematics. |
«La matematica promette certezza - ma si direbbe al prezzo della passione.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 1. |
«Certamente zero e i numeri negativi hanno tutti i segni dell'artificio umano: destrezza, ambiguità, understatement.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 13. |
«Il segreto di tutta l'invenzione matematica è guardare da un angolo inusuale.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 30. |
«Gli scienziati dopo morti tendono a diventare nomi di parti della luna o dei pianeti; i matematici invece server di posta elettronica.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 45. |
«Le lingue si confusero mentre la torre di Babele cresceva - forse perché la base nella varietà del linguaggio comune era troppo ampia. La torre della matematica è invertita, ampliandosi verso l'alto e l'esterno a partire da pochi assiomi. Essi unificano una diversità sempre più grande.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 56. |
«La matematica è l'unico grattacielo del pensiero che si solleva sopra la mera opinione per esprimere certezza.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 85. |
«La matematica sembra sempre insegnarci due cose: non c'è limite all'ingegnosità della mente umana, e ci sono ancora meno limiti all'intransigenza del mondo.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 135. |
«Il piano proiettivo, dopo tutto, non è un tipo di spazio. È una struttura, un insieme di relazioni che se vogliamo possiamo incorporare nello spazio – ma non è più nativo dello spazio che un'anima che trasmigra verso il corpo di una particolare creatura.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 210. |
«Non solo la matematica è più strana di quanto immaginiamo; ma è anche più strana di quanto possiamo immaginare.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 221. |
«Se lo spazio è stato creato per nutrire l'immaginazione dei geometri, il contare è stato creato per nutrire quella di Cantor.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 241. |
«Quando un matematico sta guardando un libro, non sta facendo matematica; quando sta guardando il soffitto, sì.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 271. |
«Uno dei trucchi del mestiere della matematica è aggiungere zero a un'espressione nel formato conveniente di quello-che-vogliamo più il suo opposto.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 301. |
«La lunga frontiera della matematica si estende come l'impero Romano, attraverso un ignoto senza forma. La Foresta Teutonica potrebbe essere giusto dietro l'orizzonte.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 302. |
«Una frase come "Vediamo subito che..." è fin troppo ben nota tra i matematici, come le sue compagne in infamia "È ovvio che..." ed "Ora, chiaramente, ..."; vogliono dire che il lettore si deve aspettare ore o giorni di fatica da spaccarsi la testa per illuminare l'oscurità - e scoprire magari alla fine che chi le ha scritte non si ricorda nemmeno più perché fosse ovvio.» |
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--Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 314. |
«Lo scopo dei modelli non è di corrispondere ai dati, ma di raffinare le domande.» |
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--Samuel Karlin (1923-), 11. R.A.Fisher Memorial Lecture, Royal Society, 20 aprile 1983. |
«Il matematico è ancora considerato come l'eremita che conosce ben poco di com'è la vita al di fuori della sua cella, che spende il suo tempo componendo teorie incredibili e incomprensibili in un gergo strano, mugugnato e inintelligibile.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. xiii. |
«La scienza, e in particolare la matematica, pur sembrando meno pratica e meno reale delle notizie delle ultime trasmissioni radiofoniche si direbbe che stia costruendo l'unico edificio permanente e stabile in un tempo in cui tutti gli altri o stanno crollando o vengono fatti a pezzi.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. xiii. |
«Una caratteristica peculiare della matematica è che non usa tutti quei nomi lunghi e difficili delle altre scienze. Anzi, è più conservatrice delle altre scienze, visto che si avvinghia tenacemente ai vecchi termini.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 4. |
«La matematica è la scienza che usa parole facili per idee difficili.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 4. |
«Ci si riferisce erroneamente spesso alla matematica come alla scienza del senso comune. In realtà, può trascendere il senso comune e oltrepassare sia l'immaginazione che l'intuizione. È divenuta un soggetto davero strano e forse da paura da un punto di vista ordinario, ma chiunque riesca a penetrarvici troverà una terra fatata: strana, ma con un suo senso, anche se non è quello comune.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 4. |
«Purtroppo, non appena la gente parla di numeri enormi, sembra impazzire. Sembra che abbiano l'impressione che visto che zero equivale a nulla, essi possano aggiungere un numero a piacere di zeri a un numero senza alcuna conseguenza pratica.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 21. |
[sul Googolplex] «Qualcuno potrebbe non credere che un numero così grande possa davvero avere una qualunque applicazione; ma chi pensa così non può certo essere un matematico.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 23. |
«Troppo spesso il rigore matematico serve solo a portare un altro tipo di rigore - il rigor mortis della creatività matematica.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 70. |
«La matematica si rafforza quando si imbatte nelle assurdità.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 91. |
«Il matematico è il sarto per l'alta borghesia della scienza. Crea i vestiti, e chiunque ci stia dentro può indossarli. Detto in altro modo, il matematico fa le regole del gioco; chiunque può giocarci, finché rispetta le regole. Non ha senso nel lamentarsi in seguito che il gioco non ha dato profitti.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 115. |
«Forse il più grande paradosso è che ci sono paradossi in matematica.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 193. |
«Il testamento della scienza continua a fluire, cosicché l'eresia di ieri è il vangelo di oggi e il fondamentalismo di domani.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 193. |
«Quando un matematico afferma che una proposizione è vera in un caso, può essere una cosa interessante, ed è certamente sicuro. Ma quando cerca di estendere la sua proposizione al tutto, anche se la cosa è molto più interessante, è anche molto più pericolosa. Nella transizione dall'uno al tutto, dallo specifico al generale, la matematica ha fatto i suoi maggiori progressi e sofferto le sue più serie sconfitte, tra le quali i paradossi logici costituiscono la parte piu importante. Se la matematica vuole avanzare con sicurezza e fiducia, infatti, deve mettere a posto prima le cose di casa sua.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 219. |
«Probabilità è un mero eufemismo per ignoranza.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 226. |
«È l'integrale definito che gli ingegneri strutturali devono ringraziare per il Golden Gate, perché il ponte si basa su di esso più ancora che su cemento e acciaio.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 340. |
«Le curve trattate dall'analisi matematica sono normali e in salute: non posseggono alcuna idiosincrasia. Ma i matematici non sarebbero felici se avessero solo configurazioni semplici e robuste. Oltre ad esse, la loro curiosità si estende a pazienti patologici, ciascuno dei quali ha una sua propria storia diversa da tutti gli altri; queste sono le curve patologiche della matematica.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 343. |
«Nella matematica abbiamo un linguaggio universale, valido, utile, comprensibile in ogni luogo e tempo.» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 358. |
«La matematica è l'opera della mano dell'uomo, con le uniche limitazioni imposte dalle leggi del pensiero.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 359. |
«...abbiamo superato la nozione che le verità matematiche abbiano un'esistenza indipendente e separata dalle nostre menti. Ci sembra addirittura impossibile che una simile nozione sia mai esistita.» |
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--E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 359. |
«Nel loro prosaico arrancare, matematica e logica spesso sorpassano la loro avanguardia e mostrano che il mondo della pura ragione è spesso più strano di quello della pura fantasia» |
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--E. Kasner e J.R. Newman, Mathematics and the Imagination, Dover 20012, p. 362. |
«Mi sento come se io debba riuscire a ottenere qualcosa nella matematica, anche se non riesco a capire perché sia così importante... La conoscenza non rende la vita più dolce o felice, no?» |
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--Helen Keller (1880-1968), The Story of My Life, 1903. |
«Un topologo è uno che non sa la differenza tra una ciambella e una tazzina di caffè.» |
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--John Kelley, in N. Rose, Mathematical Maxims and Minims. |
«Fourier è un poema matematico.» |
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--Lord William Thomson Kelvin (1824-1907) |
«La matematica è l'unica buona metafisica.» |
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--Lord William Thomson Kelvin (1824-1907), in E. T. Bell, Men of Mathematics, 1937 |
«Una mente usa alle deduzioni matematiche, quando messa davanti ai fallaci fondamenti dell'astrologia, resiste per molto, molto tempo, come un mulo ostinato, fino a che viene costretta dalle botte e dalle maledizioni a metter piede in quella sporca pozza.» |
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--Johannes Kepler (1571-1630), in G.F. Simmons, Calculus Gems. |
«Ubi materia, ibi geometria.» |
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--Johannes Kepler (1571-1630), in J. Koenderink, Solid Shape, 1990. |
«Lo scopo primario di tutte le investigazioni del mondo esterno dovrebbe essere scoprire l'ordine razionale e l'armonia che sono state imposte ad esso da Dio, e che Lui ci ha rivelato nel linguaggio della matematica.» |
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--Johannes Kepler (1571-1630) |
«La natura usa il minimo possibile di qualunque cosa.» |
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--Johannes Kepler (1571-1630) |
«La geometria ha due grandi tesori: uno è il teorema di Pitagora; l'altro, la divisione di un segmento secondo la proporzione armonica. Possiamo comparare il primo a una quantità d'oro, e il secondo a un gioiello prezioso.» |
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--Johannes Kepler (1571-1630), in Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 138. |
«È già stato fatto notare che nessuna conoscenza di una probabilità minore della certezza ci aiuta a sapere quali conclusioni siano vere, e che non c'è alcuna relazione diretta tra la verità di una proposizione e la sua probabilità. La probabilità inizia e termina con la probabilità.» |
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--John Maynard Keynes (1883-1946), The Application of Probability to Conduct. |
La geometria proiettiva: un dominio senza limiti di innumerevoli campi dove reali e immaginari, finiti e infiniti, entrano in piena parità, dove lo spirito si diletta nell'equilibrio artistico e nella simmetrica reciprocità di una sorta di contrappunto concettuale e logico - un reame incantato dove il pensiero si sdoppia e scorre ovunque in flussi paralleli. |
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--Cassius Jackson Keyser (1862-1947), in Robert ed Ellen Kaplan, The Art of the Infinite, OUP 2003, p. 213 (1908). |
«Prima di tutto c'è la motivazione alla base della matematica, vale a dire la bellezza.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«Il vero valore della matematica sta al di fuori delle attività di tutti i giorni.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«La matematica è precisa oppure non è nulla.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«Anche se la matematica come scienza ha 2500 anni, ne è stata creata di più negli ultimi cinquant'anni che in tutte le epoche precedenti messe insieme.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«La vita estetica e intellettuale di una persona non può dirsi completa se non comprende un'apprezzamento per la potenza e la bellezza della matematica. Per dirla in modo semplice, la pienezza estetica e intellettuale richiede la conoscenza di un po' di matematica.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«Che cosa c'è nella matematica che spinge così tanti uomini e donne a lavorarci con il fervore dell'artista che ci si dedica incessantemente, e che allo stesso tempo la mantiene al di fuori dell'esperienza del resto della società intellettuale?» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«All'esterno del ristretto circolo dei matematici professionisti, non si sa quasi nulla della vera natura della matematica, o della ricerca matematica.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«Nulla è più lontano dall'esperienza intellettuale di chi fa parte del pubblico acculturato della nozione che la matematica possa avere un valore estetico.» |
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--Jerry P. King, The Art of Mathematics, 1992 |
«Tutti sanno che cos'è una curva, fino a quando non hanno studiato abbastanza matematica da restare confusi per le innumerevoli eccezioni possibili.» |
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--Felix Klein (1849-1925) |
«Chiunque comprenda la materia sarà d'accordo che persino le basi su cui la spiegazione scientifica della natura si basa sono comprensibili solo a coloro che hanno appreso almeno gli elementi fondamentali del calcolo differenziale e integrale.» |
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--Felix Klein (1849-1925), in E.Kasner e J.R.Newman, Mathematics and the Imagination, p. 299. |
«La matematica in generale è fondamentalmente la scienza delle cose evidenti.» |
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--Felix Klein (1849-1925), 1902, in Gabriele Lolli, Filosofia della matematica, 2002, pag. 20 |
«Quando gli si chiede com'è mettersi a dimostrare qualcosa, al matematico piace comparare la dimostrazione di un teorema al vedere la cima di una montagna e decidere di scalarla. Uno inizia a stabilire un campo base e a scalare la parete a picco della montagna, trovando a ogni passo ostacoli e lottando per ogni metro del tragitto. Quando finalmente raggiunge la cima, si erge a esaminare il picco, si bea del favoloso panorama e alla fine si accorge della comoda strada asfaltata che arrivava dall'altro versante.» |
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--Robert J. Kleinhenz |
«Una dimostrazione ci dice dove concentrare i nostri dubbi.» |
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--Morris Kline (1908-1992), in N. Rose, Mathematical Maxims and Minims. |
«Statistica: la teoria matematica dell'ignoranza.» |
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--Morris Kline (1908-1992), in N. Rose, Mathematical Maxims and Minims. |
«La logica è l'arte di sbagliare con fiducia.» |
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--Morris Kline (1908-1992), in N. Rose, Mathematical Maxims and Minims. |
«Le università assumono i professori come certi uomini scelgono le mogli - vogliono chi venga ammirato dagli altri.» |
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--Morris Kline (1908-1992), Why the Professor Can't Teach, 1977. |
«La matematica è di più che non un metodo o un'arte; è un corpo di conoscenze con un contenuto che è utilizzabile dai fisici, dagli scienziati sociali, dai filosofi, dai logici e dagli artisti.» «La matematica è un corpo di conoscenze, ma non contiene alcuna verità.» |
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--Morris Kline (1908-1992), Matematica nella cultura occidentale, in Gabriele Lolli, Filosofia della matematica, 2002, pag. 43 |
«È ormai provato al di là di ogni dubbio che il fumo è una delle cause principali delle statistiche.» |
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--Fletcher Knebel (1911-1993) |
«Il concetto kantiano di matematica è da lungo tempo obsoleto, e sarebbe del tutto errato suggerire che ci sia una qualunque connessione tra esso e la visione intuizionista. Nondimeno è un fatto significativo che gli intuizionisti, come Kant, trovano la sorgente della verita matematica nell'intuizione e non nella manipolazione intellettuale di concetti astratti.» |
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--Geoffrey Thomas Kneebone, Mathematical Logic and the Foundation of Mathematics, 2001, pag. 249. |
«Quando ignoriamo i meccanismi fondamentali di quello che succede, dobbiamo passare alla statistica.» |
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--T.W. Körner, The pleasures of counting. |
«C'è una richiesta costante per studenti laureati nelle materie "numerarie" come matematica, fisica e ingegneria. Alcuni datori di lavoro hanno bisogno di conoscenze specialistiche, ma la gran parte di loro non è interessata nei livelli più alti di conoscenza matematica raggiunti dai loro futuri dipendenti, nella teoria di Galois o nella fisica delle particelle. Cosa vogliono è la competenza e la fiducia ai livelli più bassi, come quelli del primo anno di università, indicati dalla conoscenza dei livelli più alti.» |
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--T.W. Körner, The pleasures of counting. |
«Bisognerebbe insegnare la matematica perché è utile o piacevole. I lunghi conti a mano non sono mai stati divertenti; ora non sono più nemmeno utili. Non dobbiamo dispiacerci della loro scomparsa.» |
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--T.W. Körner, The pleasures of counting. |
«Nell'indice del libro di Arnold Toynbee di più di seicento pagine A Study of History, versione abbreviata, i nomi di Copernico, Galileo, Cartesio e Newton non appaiono. Eppure la loro ricerca sul cosmo ha distrutto la visione medievale di un ordine sociale immutabile in un universo cinto da mura, e ha trasformato il panorama, la società, la cultura, gli usi e l'aspetto generale dell'Europa in maniera così completa come se una nuova specie fosse sorta sul pianeta.» |
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--Arthur Koestler (1905-1983), in G.F. Simmons, Calculus Gems. |
«Prima dei pitagorici, nesuno aveva imaginato che le relazioni matematiche contenessero il segreto dell'universo. Venticinque secoli dopo, l'Europa è ancora benedetta e maledetta con la loro eredità. Per le civiltà non europee, l'idea che i numeri siano la chiave sia per la saggezza che per il potere non sembra essere mai capitata.» |
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--Arthur Koestler (1905-1983), The Sleepwalkers, 1959. |
«Di' quello che sai, fa' quello che devi, raggiungi quello che puoi.» [Epigrafe sul suo articolo "Sul problema della rotazione di un corpo solido intorno a un punto fisso"] |
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--Sonja Kovalevsky (1850-1891) |
«In realtà le matematiche esigono molta immaginazione: è impossibile essere un buon matematico se non si è nello stesso tempo un po' poeta.» |
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--Sonja Kovalevsky (1850-1891), in Lorenzo Bencini, Algebra con elementi di aritmetica I, Edizioni Ferraro, 1981 |
«Quando tutto nella vita mi sembra meschino, insignificante, allora mi rifugio nella contemplazione delle leggi immutabili ed eterne della scienza.» |
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--Sonja Kovalevsky (1850-1891), in Lorenzo Bencini, Algebra con elementi di aritmetica I, Edizioni Ferraro, 1981 |
«Il matematico, come il poeta deve vedere solo ciò che gli altri non discernono; il suo sguardo deve penetrare più profondamente.» |
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--Sonja Kovalevsky (1850-1891), in Lorenzo Bencini, Algebra con elementi di aritmetica I, Edizioni Ferraro, 1981 |
«La matematica è pericolosa, perché assorbe gli studenti al punto tale che ottunde i loro sensi per tutto il resto.» [Attribuitogli da Karl Schellbach] |
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--Principe Kraft di Hohlenlohe-Ingelfingen (1827-1892), in H. Eves, Mathematical Circles Adieu. |
«Dio ha creato gli interi: tutto il resto è opera dell'uomo.» |
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--Leopold Kronecker (1823-1891), Jahresberichte der Deutschen Mathematiker Vereinigung. |
«I teorici dei numeri sono come i mangiatori di loto - una volta assaggiato il loro cibo, non possono più smettere.» |
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--Leopold Kronecker (1823-1891), in H. Eves, Mathematical Circles Squared. |