E’ tempo che “l’informazione esiste, ma facciamo finta che non sia accessibile e quindi la conoscenza consiste nell’averla memorizzata” non è una buona base per organizzare un compito e stimolare allo studio selvaggio e alle sue drammatiche conseguenze. Però l’idea di “inacessibilità temporanea” è ampiamente sufficiente per una distribuzione di voti con finalità burocratico-amministrative.

Ma tanto più l’informazione è accessibile, la calcolatrice calcola, il traduttore automatico traduce, le pagine del vocabolario volteggiano, tanto più diventa evidente chi allinea segni grafici sul foglio senza essere in grado di capirne il significato e chi si guadagna le ali.

Chi non ho dubbi se la passerà male a causa della tale AI sarà l’autore dei programmi del partito. Dalle mie prove risulta che quella ora diventata proprio una professione inutile.