Al Festival dell’Innovazione e della Scienza
Beh, innanzitutto devo dire che la biblioteca multimediale Archimede di Settimo Torinese, costruita dove sorgeva la Paramatti (della fabbrica ne hanno lasciata poca), è molto bella a vedersi, anche quando come in questi giorni era stravolta a causa del Festival. Se siete torinesi o dei dintorni, andate a vederla!
Per quanto riguarda la mia conferenza, direi che è andata benone. Considerando l’orario (le 15 di un giorno feriale) c’era da aspettarsi che il pubblico fosse composto principalmente da studenti e pensionati (avevo anche la claque, i miei ex-colleghi Cselt Mario e Giorgio). All’ultimo minuto hanno deciso di spostare l’incontro dalla sala Levi allo spazio vicino all’ingresso, con lo svantaggio che non c’era un proiettore – e quindi ho parlato per un’ora a braccio, inframmezzato da qualche spunto di Stefano Milano che è il direttore editoriale di Codice e mi presentava – e il vantaggio che ero immediatamente visibile. Abbiamo iniziato con una trentina di persone e terminato con una cinquantina, il che non è davvero malaccio.
Ho finalmente visto alcune copie cartacee del libro, ne ho anche autografata qualcuna, e mi è stato fatto notare che la figura che spiega la prova del nove ha il risultato della moltiplicazione errato – una vera nemesi! Stavolta però non è colpa mia: ho controllato nel mio file word, e la moltiplicazione era corretta…