Sabato 24 gennaio

Prima del ritorno sono ancora riuscito a sfruttare un raggio di sole e passare a vedere la chiesa dei Dodici Apostoli - bellissimi affreschi, anche se molto rovinati - e le rovine di un hammam lì nei dintorni, i "Finix baths", e fare due passi su per la città vecchia, con santa Caterina - niente di eccezionale - e il profeta Elia - chiusa. Sul viaggio di ritorno non ho molto da dire, se non che il volo da Atene era in ritardo di 40 minuti, che Alitalia ha una sua utilità (ho sfruttato la connessione wi-fi della loro lounge nell'attesa) e che i greci sono peggio, molto peggio di noi con i telefonini. La signora davanti a noi ha continuato a parlare, salvo nascondere l'apparecchio quando è passata la hostess a verificare, fino al rullio dell'aereo in pista: a questo punto abbiamo chiamato la hostess :-) Termino invece con qualche considerazione generali su Salonicco, e in special modo sulla "vita di strada".

Le vie sono piene di auto, che si infilano davvero ovunque: una sera ci è capitato di vedere un'utilitaria salire sul marciapiede, benignamente aspettare che passassimo noi, e farselo tutto per poter uscire sulla piazza: la strada infatti era chiusa, evidentemente perché si era in una zona pedonale. Non parliamo poi dei parcheggi: Milano in confronto è una città assolutamente ordinata, dove le macchine sono regolarmente messe in fila una dietro l'altra. Qua se c'è un sia pur minimo spazio lo si occupa e si lascia lì l'auto, in seconda o terza fila: le strisce pedonali sono poi parcheggi ottimi, perché si può infilare l'auto in verticale salendo sul marciapiede. Definire il traffico "caotico" è un eufemismo. Macchine moto taxi e bus si infilano in ogni pertugio; allo scattare del rosso si continua a passare per un po', fino a che non si vede che dall'altra parte ormai hanno iniziato a trovarsi nel mezzo dell'incrocio. Devo però dire che in città non mi è capitato di vedere nessun incidente: questo stile di guida dev'essere una capacità genetica greca.

Anche quando le auto non ci passano o parcheggiano sopra, i marciapiedi sono comunque occupati. A parte la quantità di pedoni che li affolla, soprattutto alle fermate dei bus dove il grumo osmotico arriva a livelli incredibili, si trovano molti mendicanti e venditori ambulanti di roba da mangiare, il che non è strano visto che il cibo sembra uno degli interessi principali dei greci e la cosa è ribadita dai loro girovita. Aggiungiamo poi i chioschetti che spuntano più o meno ovunque, per vendere sigarette, qualche volta giornali e quasi sempre roba da mangiare, e se volete aggiungiamo pure i lavori per la metro; capirete che passeggiare, soprattutto se piove, diventa davvero una cosa complicata. Ah: anche a Salonicco ci sono quelli che entrano nei locali pubblici per venderti qualcosa. Qua però la mercanzia prediletta non sono le rose, ma... i dischi. Vedi questi tipi, generalmente neri ma non senegalesi come in Italia, con questa pila di CD. Bisogna dire che non sono mai stati invadenti, non so se perché caposcono che noi non siamo locali o proprio per la loro natura; anche il vecchietto con i biglietti della lotteria che ho visto nella taverna vicino all'Eptapirgio non ha insistito.

A proposito di sigarette: sono un altro degli interessi principali dei greci. Costano molto meno che in Italia (le Marlboro vengono 3 euro il pacchetto) e sono fumate indistintamente da tutti, uomini e donne. Visto che si può fumare nei ristoranti, tutti ne approfittano, e ho visto gente farsi tranquillamente colazione con la sigaretta tra le mani. Fortuna che almeno sui mezzi pubblici non è possibile fumare! Sui bus, tra l'altro, devo dire che saranno spesso vecchi - ma ne ho visti di nuovissimi, al massimo di un anno o due - ma molto economici e soprattutto frequentissimi. Non abbiamo mai dovuto aspettare molto, e la cosa peggiore era che visto che ci sono tante linee sullo stesso percorso andava a finire che vedevi quattro o cinque bus in fila in attesa di riuscire ad avere il loro turno alla fermata.

Le case sono spesso sgarrupate, e soprattutto costruite così come viene, senza nulla che assomigli anche solo a un piano regolatore. Per quanto riguarda i negozi, oltre che averne visto moltissimi chiusi anche vicino al centro mi ha stupito la quantità di farmacie che si trovano. Non mi ha naturalmente stupito la quantità di posti dove si può comprare qualcosa da mangiare per strada. Non vi ho detto che una delle attività preferite dei greci è mangiare?


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