Considerato il viaggio che ci toccava fare, ho insistito per una sveglia prima delle 8, in modo da riuscire a prendere il traghetto delle 9 e mezzo. Il piano si è svolto in maniera quasi perfetta, aiutato dal tempo che sembrava anche bruttino. A colazione non c'era nessuno, abbiamo pagato l'albergo e ci siamo trascinati i nostri bagagli al porto. La macchina era ancora là, la spia dell'airbag continuava ad accendersi, e abbiamo anche avuto tre euro indietro, immagino perché siamo usciti al mattino.
Tanto per vedere ancora qualche altro posto, avevamo deciso di non passare per la Costa Azzurra ma fare il "giro lungo" salendo fino al Monginevro per tornare via Torino. Considerando che all'ultimo incrocio con la A8 abbiamo visto l'autostrada per Nizza completamente bloccata con la gente che era scesa dall'auto, forse abbiamo anche fatto bene. Di contro, i tempi ovviamente si sono allungati: ci siamo fermati a Gap che era ora di pranzo, mentre i banchi del mercato venivano ritirati, per la tristezza di Anna che voleva comprare qualcosa. Siamo riusciti dopo esserci fatti il nostro pranzo a entrare in un negozio e comprarci un paio di ceste e una tovaglia, seguendo i consigli della guida che spiegava come non ci fosse nulla di eccezionale da vedere, ma i negozi erano "veri" e non turistici. In effetti la cattedrale sembrava fatta nuova, un finto gotico che poteva essere del 1850 o del 1950... Come si può vedere qua, è stata costruita tra il 1867 e il 1904, e nel 1906 è stata classificata come "monumento storico". Mah.
Abbiamo provato ad andare in un supermercato per comprare della tapenade, ma la mia scarsa conoscenza delle catene francesi mi ha fatto scegliere un SuperU che a quanto sembra è uno dei peggiori come qualità. Anna si è giustamente lamentata, visto che non ha potuto prendere nemmeno un po' di aglio rosa come avrebbe voluto: fortunatamente andando avanti ci siamo trovati vicino a un paesino uno di quelli "dei moschettieri" che forse non sarà il massimo ma aveva un buon reparto frutta e verdura che abbiamo saccheggiato. Intanto il tempo continuava a peggiorare, e a Briançon ha iniziato a piovere a dirotto. Passato il confine, ha smesso di piovere: ma i lavori per le Olimpiadi stanno praticamente bloccando la strada tra Claviere e Cesana, con lunghissimi tratti a senso unico alternato e relativi interminabili semafori. Siamo comunque riusciti ad arrivare a Torino verso le 18:45, giusto per salutare la mia nuova inquilina Maria :-) e riprendere la strada verso Milano, cenando all'autogrill di Villarboit e arrivando a casa alle 22:30 sotto i lampi del temporale che ci stavamo portando dietro. In tutto, 2200 Km in macchina, di cui 600 solo oggi. Come spesso capita, occorrerebbe una vacanza per riprendersi!