Se possibile, oggi il vento è ancora cresciuto di intensità. Stanotte verso le 4 Anna ha aperto un poco la finestra, visto che in stanza faceva davvero caldo; di per sé ci sarebbe un condizionatore, ma non ci pareva il caso di verificare se funzionasse. Così la temperatura si è abbassata, ma in compenso abbiamo avuto il vento che fischiava più o meno amabilmente per tutto il tempo.
La mattina è passata senza fare nulla di eccezionale: ce ne siamo stati un po' in spiaggia sfidando il vento ma senza osare entrare in acqua, e dopo esserci presi abbastanza sabbia ce ne siamo finiti tutti nel villaggio, dove Anna si è fatta un paio di nuotatine nella piscina, salutata amabilmente dal sottoscritto che continua a non capire l'interesse che si puo provare nell'infilarsi in acqua, soprattutto in un posto come questo dove il sole picchia sì, ma è contrastato dal vento.
Nel pomeriggio abbiamo invece preferito fare una lunga passeggiata. Evitata Santa Maria, ci siamo diretti verso la baia di Algodoeiro, che sta a un paio di chilometri a nordovest. Per arrivarci abbiamo preso prima la strada che passa per l'interno dell'isola, che a differenza dell'"autostrada" è in un selciato che chiamare pavè sarebbe generoso, e poi abbiamo tagliato per una pista nella riserva naturale dell'isola. Già: non importa se tutto attaccato ci stanno costruendo villaggi su villaggi, col Rui che al termine dei lavori di ampliamento che sta facendo sembrerà una cittadella fortificata: il territorio lì intorno dovrebbe almeno in teoria essere protetto, per lasciare le tartarughe tranquille. Noi di tartarughe non ne abbiamo viste: in compenso il panorama sembra proprio lunare o forse anche marziano, con questo deserto di terra e sabbia dove ogni tanto c'è un gruppetto di piccole dune in parte ricoperte da piante grasse che vi si abbarbicano.
La baia di Ponta Preta era relativamente piena di gente: infatti lì le onde sono molto alte, anche di alcuni metri, e così gli appassionati delle tavole si radunano per particare il kitesurf, cioè il windsurf fatto con un aquilone. Sicuramente è più semplice spostarsi verso le onde, ma deve essere una faticaccia... A quanto pare, tra l'altro, questo è il posto in cui vengono proprio fatti i campionati mondiali di kitesurf, il che potrebbe benissimo essere. Per rientrare verso il villaggio, abbiamo fatto tutto il giro della costa, chiamata Ponta di Sino, che fa un promontorio davvero grande: la distanza da percorrere sarà almeno il doppio di quella diretta sulla strada.
Abbiamo poi pensato di prenotare la gita "discorver Sal", scoprendo che l'unica giornata a disposizione era quella di venerdì, a meno che non avessimo voluto guidare una jeep noi nel qual caso ci sarebbe stato anche il giovedì a disposizione. Abbiamo declinato l'offerta. Invece Atinè ci ha chiesto i biglietti aerei in modo da fare il check-in anticipato: glieli ho consegnati un po' dubbioso, e già che c'ero gli ho chiesto se, visto che si assegnavano i posti, avremmo potuto averne uno sull'uscita di emergenza. La risposta è stata un "Ah, beh, sì, beh, non so, li hanno già chiesti, io segno ma non so..." dopo di che i biglietti sono stati infilati intatti nella sua borsa. Posso scommettere che otterremo tutto tranne un posto lungo.
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